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Bollette, a rischio anche la filiera dei farmaci: “Come fare con quelli che per legge hanno prezzi fissi?”

Come andiamo ripetendo da settimane, premesso che tutti i comparti del tessuto produttivo del Paese non sono immuni dagli insostenibili rincari di gas ed energia, per effetto della filiera, i trasporti (specie in Italia), assumono un ruolo predominante, incidendo enormemente sui costi. Ma in tutto ciò non vanno però sottovalutate anche tutte le altre componenti che concorrono alla realizzazione di qualsiasi prodotto, spesso non menzionate.

Aziende farmaceutiche: i costi si ripercuotono “Sul vetro, l’alluminio, la cellulosa, i polimeri, e gli eccipienti”

Ad esempio, nel caso delle aziende farmaceutiche, fa notare Sergio Dompé, presidente esecutivo di Dompé Farmaceutici, conseguentemente all’impennata delle bollette, qui hanno un peso proprio le ‘componenti’ come, spiega, “Vetro, alluminio, cellulosa, in qualche caso qualche polimero, eccipienti. Abbiamo avuto difficoltà ad approvvigionarci, in qualche caso carenze, in altri abbiamo riscontrato un aumento dei prezzi. Il che diventa ancora più grave per i farmaci che sono inseriti in Fascia A, prescrivibili a carico dello Stato e che per legge hanno prezzi fissi”.

Aziende farmaceutiche: “I rincari pesano sugli effetti collaterali collegati con tutta la filiera produttiva”

Una situazione che rischia di metterne a rischio la produzione stessa in quanto, per ovvi motivi, lavorare su determinati farmaci diviene antieconomico. Come spiega ancora Dompé infatti, “Il raddoppio delle bollette è un problema comune a tutto il mondo imprenditoriale, ma quello che va messo in luce di questo aumento abnorme, e anche parzialmente ingiustificato, dei costi energetici sono gli effetti collaterali collegati con tutta la filiera produttiva. Non è qualcosa che succederà, è già successo, sta succedendo“.

Aziende farmaceutiche: “Abbiamo tempi lunghi anche negli aumenti delle scorte, che sono abbastanza cospicue ma non sono eterne”

Quindi, avverte il presidente esecutivo di Dompé Farmaceutici, “Purtroppo se continua ad accadere i problemi diventeranno molto reali, perché industrie come quelle farmaceutiche hanno tempi lunghi anche negli aumenti delle scorte, che sono abbastanza cospicue ma non sono eterne. E a un certo punto questi ammortizzatori, che sono costituiti dalle scorte strategiche che tutte le imprese hanno, vanno a terminare. Se mi manca il vetro perché ci sono delle vetrerie da cui noi ci fornivamo che non sono in condizione di essere competitive, o se manca un eccipiente, o banalmente il bollino autoadesivo o il cartonaggio, e non parliamo poi delle materie prime e di tutto il resto, il problema rischia di diventare sempre più serio“.

Aziende farmaceutiche: “Ad esempio, la guerra in Ucraina ha reso problematico l’uso di un eccipiente come il mannitolo”

Inoltre, tanto per fare un esempio, aggiunge Dompé, “La guerra in Ucraina, per esempio, ha creato dei problemi grossi col mannitolo, un eccipiente che viene contenuto in molte formulazioni farmaceutiche e che è un derivato di sostanze che si producono molto in quel Paese“.

Aziende farmaceutiche: “Abbiamo una quindicina di prodotti che facciamo fatica a produrre per i motivi principali di cui parlavo”

Dunque, rispetto alla situazione attuale, osserva l’imprenditore farmaceutico, “c’è già una grandissima evidenza di questa situazione. Basta chiedere a una farmacia, dice, se i prodotti che normalmente ordina all’industria farmaceutica hanno la regolarità di sempre, se gli ordini li consegnano in poche ore come è sempre successo oppure cominciano a esserci diversi prodotti che vengono forniti a singhiozzo. Io credo che quest’ultima sarà la risposta. Soltanto nel nostro listino abbiamo una quindicina di prodotti che facciamo fatica a produrre per i motivi principali di cui parlavo“.

Aziende farmaceutiche: “Ci possono essere dei problemi seri anche per quanto riguarda le forniture nel medio periodo”

Altro tema strettamente legato a queste aziende, le forniture, oggi abbastanza complicate: “è una questione che stiamo esaminando già da mesi con la nostra rete di analisti per fare in modo di avere sempre delle fonti alternative, ma queste valgono se il problema non diventa enorme. Perché se il problema dilaga, anche le fonti di approvvigionamento alternative possono arrivare ad essere in crisi. E quindi ci possono essere dei problemi seri anche per quanto riguarda le forniture nel medio periodo“.

Aziende farmaceutiche: “Per noi il problema principale è il gas, che ha avuto un incremento pazzesco”

Infine, nello specifico, riguardo al caro bollette, invece, Dompé spiega che “il gas per noi è già a un 100% del suo costo e abbiamo un incremento che è pazzesco. Sull’elettricità non è ancora successo perché abbiamo avuto la fortuna di essere nei contratti garantiti nel prezzo, che però fra 3 mesi sono terminati. La nostra per fortuna non è un tipo di impresa altamente energivora“.

Max