Bolzano, la consigliera grillina Pifano abbandona

    Il M5s perde un pezzo a Bolzano. La consigliera comunale grillina, Caterina Pifano, ha infatti deciso di abbandonare il partito subito dopo il voto provinciale di domenica scorsa che ha visto trionfare la Lega. “Lo sapevo che non ci sono gruppi politici dove non esistono dissapori. Ma quando è troppo è troppo”, ha dichiarato la Pifano, che probabilmente seguirà lo stesso percorso dell’ex leader del M5S altoatesino Paul Koellensperger, uno dei vincitori delle provinciali che col suo partito nato solo quattro mesi fa ha ottenuto sei seggi in Consiglio. “Io facevo parte di quel gruppo che nel Movimento Cinque stelle si sente di sinistra. – ha spiegato la Pifano – E non posso restare quando si scende ogni giorno a compromessi con la Lega che predica e fa politiche di destra”.

    “Non so cosa farò, non so se seguirò Koellensperger – continua – qui, non so se lo sapete, ha vinto Salvini. Per me è stata una delusione troppo cocente. Il problema non è essere vicini o lontani a questo o a quello. Io mi sento vicina al Movimento delle origini. E allora il problema è capire chi ha tradito chi”, continua con una voce mesta.
    “Sono molto affranta, non è stata una decisione facile, ma quando cominciano a dire che coltivi interessi personali è veramente troppo. Non è un momento facile perché, come si dice, sono sottoposta alla famosa gogna mediatica. Ma lo sanno tutti che non si arricchisce in un Consiglio comunale”, spiega a mezza voce
    Pifano, per il momento, non risponde neanche all’ultimatum lanciato dai suoi ex compagni di partito che la vogliono fuori da Consiglio comunale per fare posto ad un altro grillino. “Come previsto dal codice etico dai lei sottoscritto si dimetta anche dal Consiglio per consentire ad un altro esponente del M5S di sostituirla”, dicono. Ma anche i grillini altoatesini confermano che alla base della rottura ci sono “la politica sociale ed economica del M5S a livello nazionale”.
    “Noi qui eravamo – spiega Pifano – un bel gruppo con tante belle idee. Con un’idea di democrazia e di politiche economiche e sociali che non prevedeva la flat tax o cose di questo genere. Ma poi è arrivata questa svolta. E la coerenza impone di dire ’fermatevi, non andate avanti’. Perché questi continui compromessi non ci fanno bene”.
    Romana, laureata a Pavia, trapiantata a Bolzano, Pifano ha un curriculum fitto fitto. Adesso dice però che “la politica non richiede più un certo tipo di competenze. È un problema generale, che riguarda tutti i partiti”.
    Ma la cosa che la intristisce molto è questo distacco da una certa idea di sinistra del Movimento. Continua a ripetere che “non si possono fare compromessi con la Lega. C’è uno studio che dimostra come i nostri programmi e i loro sono diametralmente opposti. E me lo dicono tanti con cui parlo”.
    Adesso esce dal Movimento, lamentando la gogna mediatica. E dice, lei che fra le tante cose ha fatto anche la giornalista, “di non condividere l’attacco ai contributi all’editoria, un attacco al pluralismo. Non puoi pensare che un giornalista è buono se condivide quello che dici e un giornalaio se avanza delle critiche”.