Questo percorso avviato dal Presidente Zingaretti era stato poi sposato dal ministro della cultura Franceschini, che appena poche ore fa ha confermato la sua intenzione di tutelare le sale cinematografiche storiche.
Quanto accaduto stamane è quindi ancor più incomprensibile e rimarca lassenza di comunicazione tra le istituzioni e chi a Roma è preposto alla gestione dellordine pubblico che si è assunto una grossa responsabilità operando unazione smisurata che ha posto un stop speriamo solo temporaneo al percorso avviato dalle istituzioni locali e nazionali. Lo dichiara Marta Bonafoni, vice capogruppo Per il Lazio