BORSA: BANCHE CHIUDONO IN CALO,FTSE MIB – 0,40%,SU ENI

    Chiusura in calo per la Borsa, appesantita dal settore bancario che ha risentito del downgrade di Standard & Poor’s su alcuni istituti. L’indice Ftse Mib segna una flessione dello 0,40% a 18.983 punti, con l’All Share sul -0,34%. L’indice principale ha toccato anche un ribasso dell’1,8%. I mercati europei restano cauti; proseguono i segnali distensivi dalla Russia, dove la situazione è ora più stabile, mentre sul fronte del greggio i prezzi segnano un minimo progresso, ma emergono alcuni timori circa l’operato della Bce, per cui il programma di acquisto di bond sovrani potrebbe essere soggetto a condizioni restrittive. Oggi, Piazza Affari, è stata la peggiore del gruppo, con forti cali su banche e finanziari in genere, dopo che S&P ha declassato il rating di Intesa, Unicredit e Bper, conseguenza di quanto già fatto sul rating italiano. Netto il ribasso per Monte Paschi (-4,17%) su cui pesano voci di nuovi accantonamenti nel bilancio dell’ultimo trimestre. Intesa perde il 2,48%, Unicredit l’1,85%, Bper il 2,91%. Downgrade anche per Mediobanca, che accusa un -1,68%. Male Banco Popolare (-2,82%); scendono inoltre Generali e Unipol. Banca Carige cede il 5,74%. In ripresa i titoli legati al petrolio, con Eni che realizza un +2,41% e Saipem capace di un balzo del 4,64%. Nell’industria su Finmeccanica (+1,21%) e Ansaldo (+0,96%). Nel gruppo Fiat, Exor su del 2,22%. Invertono la marcia Italcementi (-2,79%) e Buzzi (-2,29%). Telecom cede l’1,10% il giorno dopo il cda che ha esaminato i dossier su Metroweb e sul Brasile. Nel lusso positivi Geox (+2,41%), Yoox (+1,27%), Moncler perde l’1%. Andamento a forbice per Wdf (+2,96%) e Autogrill (giù del 3,43%). Sale Fincantieri (+4,22%) dopo la notizia dell’acquisizione di un ordine da Carnival per la costruzione di due nuove navi da crociera.