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Bruxelles, “Green pass attivo da metà giugno. Aiutiamo i paesi poveri a vaccinarsi”, afferma Draghi

Incrociando i media al termine del summit, il premier Draghi ha commentato che nel Consiglio Europeo “c’è stata una certa soddisfazione per il modo in cui procedono in Europa le campagne vaccinali contro il Covid-19, che devono continuare ad accelerare anche in estate”.

Draghi: “Molti complimenti per come abbiamo organizzato il summit sulla salute”

Entrando nel merito del vertice, il premier ha spiegato che “La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha dato conto delle forniture di vaccini contro il coronavirus, e per ora non vi sono sorprese. Le forniture, quindi, continueranno ad arrivare in maniera sufficiente. Noi abbiamo ricevuto molti complimenti per come abbiamo organizzato il summit sulla salute e anche per i contenuti del summit, i progressi che sono stati fatti”.

Draghi: “Green pass attivo da metà giugno, l’Ema ne indicherà la durata”

Come dicevamo, riguardo il Green pass, ha anticipato Draghi,il certificato verde con lo stato di salute dei cittadini europei sarà pronto a metà giugno. Ci sono ancora questioni aperte su cui si dovrà pronunciare l’Ema, in particolare sulla durata di questo passaporto”.

Draghi: “Puntiamo a condividere entro quest’anno 100 mln di dosi di vaccini anti Covid “

Il presidente del Consiglio ha poi approfondito la questione vaccini, precisando che l’Europa mira “a condividere entro quest’anno 100 mln di dosi di vaccini anti Covid con Paesi a basso reddito, dove la situazione sotto il profilo dell’immunizzazione continua ad essere ‘critica’, ma la vera differenza l’hanno fatta le grandi case farmaceutiche, promettendo almeno un miliardo di dosi di vaccino a prezzo di costo ai Paesi a basso reddito e a prezzi contenuti a quelli a medio reddito”.

Draghi: “Abbiamo passato in rassegna la situazione della vaccinazione nei paesi poveri”

Altro tema caro al presidente del Consiglio, ”Abbiamo passato in rassegna la situazione della vaccinazione nei Paesi più poveri, dove la situazione continua ad essere critica. Covax, che è il nostro strumento principale, finanziato in modo molto significativo, ha come maggior fornitore di vaccini il Serum Institute indiano, che oggi è chiuso. Quindi diventano, almeno per il momento, cruciali le offerte di vaccino, la condivisione delle dosi che vari Paesi stanno facendo. L’Europa punta a condividere 100 mln di dosi, gli Usa sono a 80 mln, l’Italia ne ha offerte 15 mln“.

Draghi: “Dalle aziende farmaceutiche fino a 2 mld di dosi per i paesi poveri a prezzi irrisori”

Tuttavia, ha aggiunto Draghi, “Quello che davvero ha fatto la differenza  è stata la promessa delle aziende farmaceutiche di dare da 1 a 2 mld di dosi nel prossimo anno e mezzo, a prezzo di costo nei Paesi a basso reddito e con un piccolo profitto in quelli a medio reddito. La dimensione di questa offerta ci permetterà di soddisfare una domanda che è di gran lunga superiore a quello che tutti noi possiamo fare ora. E poi si spera che anche Covax diventi attivo“.

Draghi: “L’Europa esporta più o meno quanto consuma, mentre altri Paesi non lo permettono”

Capitolo export. Come fa notare il premier, tra i capi di Stato e di governo dell’Ue c’è accordo completo sulla necessità di rimuovere, a livello globale, qualsiasi blocco alle esportazioni di vaccini contro il Covid. Ora la priorità sul fronte delle relazioni internazionali per quanto riguarda i vaccini, e su questo c’è accordo completo è eliminare ogni blocco alle esportazioni. L’Europa esporta più o meno quanto consuma, mentre Usa, Regno Unito e altri Paesi non permettono alcuna esportazione”.

Draghi: “Brevetti, conferimento obbligatorio delle licenze nei momenti di maggiore emergenza”

Sulla questione brevetti, il presidente del Consiglio ha confermato che la Commissione Europea “sta lavorando ad una terza via sulla tutela della proprietà intellettuale dei vaccini anti Covid, che prevede il conferimento obbligatorio delle licenze nei momenti di maggiore emergenza. Anche sulla questione dei brevetti dei vaccini contro il Covid-19 si sta arrivando a una soluzione che probabilmente è quella che promette di più tra lasciare le cose come stanno e quello che era la sospensione, come io stesso avevo suggerito, temporanea e circoscritta dei diritti di brevetto. E’ forse il provvedimento più semplice da prendere, ma poi deve essere seguito dalla produzione, dall’organizzazione e dal trasferimento di tecnologia. Tutti passi estremamente complicati“.

Draghi: “Continueremo ad affrontare il problema dei migranti nel segno della solidarietà”

Come premesso in apertura, intervenendo sull’immigrazione, Draghi ha anticipato “Continueremo ad affrontare il problema dei migranti da soli fino al prossimo Consiglio europeo, sta a tutti noi prepararlo bene per arrivare a una soluzione efficace e nel segno della solidarietà“.

Max