BRUXELLES, LA DELEGAZIONE BRITANNICA AL TAVOLO CON BARNIER E DAVID DAVIS PER L’AVVIO DEI NEGOZIATI RELATIVI ALLA BREXIT. PESA LA FORTE INCERTEZZA POLITICA CHE ANIMA LA MAY

Era il 23 giugno del 2016 quando, chiamati ad esprimersi nel segreto delle urne, milioni di cittadini britannici optarono per il’Leave’: via dall’Europa. Ed oggi, quasi un anno dopo, a Bruxelles entrerà nel vivo la normativa l’articolo 50 del Trattato di Lisbona, che determina e regola l’uscita volontaria di un Paese membro dall’Unione. La documentazione relativa alla Brexit approda dunque fra le mani del negoziatore capo della Commissione europea (già ministro e presidente della Savoi), il francese Michel Barnier, e del conservatore David Davis, segretario di Stato per l’uscita dall’Unione europea. Il nodo che rende difficoltoso l’avvio di questi negoziati, la ‘sequela’ di accadimenti – anche tragici e luttuosi – che hanno complicato il quotidiano londinese. Attentati terroristici, e il drammatico rogo della Grenfell Tower a parte, è soprattutto il recente risultato elettorale a rendere traballante la situazione politica di Theresa May. Le urne non hanno infatti regalato ai ‘Tories’ la maggioranza sperata, e il risolutivo accordo con il Dup nordirlandese tarda ad arrivare. Ne esce quindi un esecutivo indebolito, che si appresta ad affrontare questo storico appuntamento in un clima di grande incertezza…

M.