C’è la conferma: è di Emiliano Sala il corpo recuperato

    Emiliano Sala non c’è più: arriva la conferma da parte della polizia del Dorset, è suo il corpo recuperato. Anche le ultime speranze relative ad Emiliano Sala dunque evaporano di fronte alla triste ufficialità. La polizia del Dorset ha diffuso la notizia, avvisando i familiari, relativa al dato per cui il corpo rinvenuto nel corso delle ispezioni nell’area di sparizione del piper a bordo di cui volava Emiliano Sala appartiene, purtroppo, proprio all’ormai ex calciatore.
    Immediati e numerosi i messaggi dal mondo del calcio: molti club anche italiani e colleghi dello sfortunatissimo Emiliano Sala hanno usato i social per esprimere il proprio cordoglio. Intanto è stucchevole la polemica tra il Nantes che ha contattato il Cardiff per i 15 milioni di sterline pattuiti per la cessione del giocatore, e il Cardiff stesso che ha risposto picche.
    Intanto la polizia del Dorset conferma senza più alcun dubbio che il corpo recuperato all’interno dell’aereo precipitato nel Canale della Manica è proprio dell’argentino Emiliano Sala e che l’identificazione è certa. Solo dopo questo passaggio le istituzioni hanno diffuso la notizia, avvisando prima i familiari del dipartito ovviamente. Le avverse condizioni meteo avevano rallentato i lavori di ispezione ma il corpo (rinvenuto a 63 metri di profondità) è stato portato a galla. Prima ancora, esattamente domenica scorsa, l’aereo su cui viaggiava il neo acquisto del Cardiff City era stato trovato grazie alle ricerche private della famiglia Sala, favorita da una raccolta fondi che in pochi giorni aveva superato i 350 mila euro. Nessuna notizia ancora, per il momento, del pilota che guidava il Piper Malibu, David Ibbotson.
    L’incidente aereo si colora anche di polemiche e poco eleganti bagarre economiche. Stando alla BBC, infatti, il Nantes (ultimo club di Emiliano Sala prima della cessione al Cardiff), ha contattato la squadra britannica per ottenere i 15 milioni di sterline pattuiti per la cessione del giocatore e il cui pagamento doveva essere diluito in tre anni. Sarà attaglia legale? Il club gallese aveva già dichiarato di voler onorare gli accordi, ma non prima di aver fatto piena luce sull’accaduto.
    A chiedere giustizia,in prima fila c’è l’ex ragazza dell’attaccante, che aveva parlato di “mafia del calcio” a proposito dell’incidente.