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    Caffè Greco: lo sfratto rinviato a fine gennaio 2020

    Premettendo che non intende intervenire sugli aspetti economici che sono all’origine della querelle, ha tenuto però ad affermare che “sfrattare il Caffè Greco è come radere al suolo il Colosseo. E’un luogo di incontro dove si respira arte e cultura da 250 anni“. E stamane Vittorio Sgarbi ha voluto far sentire la sua vicinanza allo storico locale di via Condotti raggiungendo sul posto altri personaggi intervenuti a sostegno dell’antico caffè, che oggi avrebbe dovuto subire lo sfratto esecutivo.
    Così, con il M° Andrea Morricone a creare un leggero sottofondo pianistico di speranza, e diversi politici ‘amici’ del ‘Greco’, come il senatore Zancan, il senatore Cicchitto e Gasparri, a causa della mancanza della forza pubblica lo sfratto è stato poi rinviato per la fine del gennaio 2020.
    Come ha infatti riferito l’avv Paglietti, legale difensore degli attuali gestori del ‘Greco’: “Stamattina abbiamo ricevuto un atto giudiziario che conferma la fissazione dell’udienza il 14 novembre prossimo e obbliga le parti, sia il proprietario delle mura che quello dell’attività dello storico locale di via dei Condotti ad arrivare ad un incontro per la tutela del Caffè Greco. Possiamo ringraziare per la presenza il maestro Andrea Morricone – ha tenuto poi a precisare l’avvocato – che ha anche allietato i presenti con le sue musiche, il senatore Zancan, tesoriere del Pd, il senatore Cicchitto e Gasparri. Si è ottenuto un rinvio – incalza l’avvocato – ma quello che ci interessa è l’accordo definitivo, che finalmente il ministero obbliga a una trattativa che per legge coinvolga tanto il proprietario della società che quello delle mura, l’ospedale Israelitico”.
    Max