Il Campidoglio comunica il via per i bandi per condomini sociali e Housing First. Obiettivo dei bandi del Campidoglio è quello di costruire nuovi percorsi verso lautonomia delle persone senza dimora.
Tra le prime autorità ad esprimersi nel merito cè Baldassarre, che sul fronte dei bandi è estremamente chiaro: Puntiamo su modalità innovative, mutuando le migliori prassi degli altri Paesi
Prosegue il lavoro dellAmministrazione capitolina finalizzato a rafforzare il sistema di accoglienza e inclusione per le persone senza dimora. In questottica Roma Capitale ha avviato una gara europea a procedura aperta per laffidamento in gestione di servizi sperimentali per il contrasto alla grave emarginazione adulta. Le progettualità coinvolgeranno in forme diverse tutti i Municipi romani e dovranno operare tutti i giorni dellanno. Gli interventi previsti si realizzeranno tra 1 gennaio e 31 dicembre 2019.
Si tratta di un altro tassello nel lavoro che stiamo impostando, per comporre un sistema integrato di gestione coordinata delle questioni legate allaccoglienza e allinclusione sociale. Puntiamo su modalità sperimentali e sulladozione di interventi innovativi, mutuando le migliori prassi utilizzate anche in altri Paesi. Vogliamo che tutte le persone si sentano legate dallappartenenza a una comunità che sappia rispondere sempre ai bisogni individuali, spiega lAssessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Laura Baldassarre.
Un asse del processo di rafforzamento consiste nella gestione di alloggi, veri e propri condomini sociali, per persone in condizione di marginalità e lelaborazione di programmi personalizzati di accompagnamento, cura e reinserimento sociale e lavorativo. La struttura individuata per tale servizio è già nella disponibilità di Roma Capitale.
Il progetto finanzierà le spese quotidiane per la gestione degli appartamenti, parte delle spese personali degli ospiti, parte delle spese di vitto e percorsi di formazione e reinserimento. Agli ospiti verrà offerta una presa in carico improntata allaccompagnamento verso una progressiva autonomia, prevedendo un intervento comunale sulle spese vive a tre scaglioni: 100% i primi sei mesi e 70% per la restante parte dellanno.
In questo quadro progettuale si prevede, per la prima volta a Roma, la sperimentazione di una struttura abitativa orientata ai principi dellHousing First attraverso lutilizzo di un appartamento, anchesso già nella disponibilità di Roma Capitale. I principi che orientano questo approccio sono: la comprensione del bisogno dellutente; un supporto che dura per tutto il tempo necessario; accesso ad appartamenti indipendenti situati in diverse zone della città; separazione del trattamento dal diritto alla casa; auto-determinazione del soggetto nelle scelte; definizione di un programma di supporto condiviso tra servizio sociale e utente; riduzione del danno.
Il personale sociale impiegato supporterà i beneficiari nella redazione e nello sviluppo dei progetti individuali che potranno riguardare diverse aree di intervento: dal lavoro, al recupero della cura di sé, al segretariato sociale, alla protezione dalla strada, alla riabilitazione alla vita sociale e relazionale. La presa in carico fondata sulla progettualità è sancita dalla condivisione e sottoscrizione di un vero e proprio patto.
La procedura si inserisce nellambito del progetto Scimai (Sistema Cittadino Integrato di Monitoraggio, Accoglienza e Inclusione), finanziato dal Programma Operativo Nazionale (Pon) inclusione FSE 2014-2020 e dal fondo di aiuti europei agli indigenti Pon I Fead 2014-2020 e dal Pon Città Metropolitane 2014-2020.