CAOS RIFIUTI, L’EMILIA SALVA ‘TEMPORANEAMENTE’ LA CAPITALE ACCOGLIENDO LA RICHIESTA DELLA REGIONE LAZIO

    In merito all’emergenza rifiuti che sta mettendo in ginocchio la Capitale, stamane è giunta finalmente una buona notizia dall’Emilia Romagna la quale, attraverso un comunicato ha reso noto che “Quantità limitate e prestabilite, tassativamente non superabili e non reiterabili, inferiori rispetto ad analoghi interventi passati, e per un periodo limitato, poco più di 40 giorni effettivi. Per solidarietà istituzionale e senso di responsabilità verso i cittadini e la collettività romana e per l’immagine del Paese a livello internazionale, visto che si parla della Capitale del Paese. La Regione Emilia-Romagna ha deciso di accogliere la richiesta della Regione Lazio legata all’emergenza rifiuti a Roma. In una propria delibera – spiega la Regione – la Giunta ha fissato limiti rigidi quanto a tempi e quantitativi: saranno i termovalorizzatori di Parma, Modena e Granarolo nel bolognese, individuati d’intesa con gli amministratori locali, a smaltire non più di 15mila tonnellate complessive (5mila per ogni impianto) di rifiuti indifferenziati provenienti dalla Capitale. Quantità che rientrano nelle capacità termiche già programmate per singoli impianti: vista la necessità espressa da Roma, smaltire 350 tonnellate giornaliere, l’impegno per l’Emilia-Romagna non supererà i 43 giorni pieni. In caso di giornate senza smaltimenti o con smaltimenti parziali, l’atto della Giunta fissa comunque in massimo 60 giorni effettivi l’impegno regionale a partire dal primo conferimento negli stabilimenti individuati”. Come hanno spiegato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore all’Ambiente, Paola Gazzolo, si è trattato di “Una decisione non facile. Abbiamo comunque scelto di raccogliere la richiesta arrivata dal presidente della Regione Lazio, Zingaretti, per senso di responsabilità di fronte a difficoltà e a una emergenza che non possono continuare a ricadere sui cittadini di Roma e per solidarietà istituzionale, specie di fronte all’appello a sindaci e Regioni arrivato dallo stesso Zingaretti. Negli ultimi due anni – aggiungono ancora i due amministratori – abbiamo dato una mano, una sola volta all’anno, a chi aveva bisogno e non ci tiriamo indietro nemmeno stavolta, con tempi e quantitativi certi e non superabili. Sia chiaro, però, che è ora di dire basta, di cambiare e adottare ovunque misure strutturali che portino a una svolta, senza dover ricorrere all’intervento di altri territori virtuosi. In Emilia-Romagna siamo pienamente autosufficienti sullo smaltimento, e siamo tra le regioni più virtuose in Italia per la raccolta differenziata che quest’anno ha raggiunto il 62%. E con l’introduzione della tariffazione puntuale punteremo a superare il 70% nel 2020. Sono risultati frutto di scelte precise, a partire dalla legge per l’economia circolare che premia i comuni più virtuosi con sgravi sulle bollette. Nel 2018 aggiungeremo altri 2 milioni di euro per premiare ancora di più i cittadini che differenziano e per migliorare il rendimento dei territori, perché vogliamo che il riciclo aumenti – proseguono – Dunque, si può fare e bene: le amministrazioni locali ancora indietro passino dalle parole ai fatti, per passare dall’emergenza all’autosufficienza. Per quanto riguarda i costi di conferimento e le modalità di pagamento – aggiungono ancora dalla la Regione – saranno pattuiti direttamente tra i gestori degli impianti di partenza e di arrivo dei rifiuti, in linea con i costi emiliano-romagnoli, con una quota ’verde’ aggiuntiva che sarà versata ai Comuni di Parma da parte della società Iren Ambiente spa e di Modena e Granarolo (Bo) da parte della società Hera Ambiente spa, con il coinvolgimento diretto dei Comuni stessi. In merito al trasporto dei rifiuti dovrà avvenire nel rispetto delle norme vigenti a salvaguardia dell’ambiente e sarà monitorato da Arpae, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale”. Dal canto suo, attraverso una nota ufficiale, “Ringrazio il Presidente Bonaccini per l’aiuto che ha voluto dare a Roma. In questo modo si evita che almeno per un periodo di 40 giorni la Capitale vada in emergenza rifiuti. Ringrazio anche gli altri Presidenti di Regione e sindaci, anche del Lazio, che da molto tempo aiutano sui propri territori la Capitale sul tema del trattamento e dello smaltimento dei rifiuti”. Come ha sottolineato Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente, “La soluzione trovata, emergenziale e dunque necessariamente limitata nel tempo, è utile a scongiurare l’ennesima situazione di crisi per Roma”. Ora la Capitale “usi questo tempo per individuare soluzioni strutturali”.
    M.