Carburatore: dilemmi sul diffusore e sul pacco lamellare

Ciao Pier, ti volevo scrivere da una vita e quando mi ero deciso.. SM ha chiuso. Boh, forse un pò per vergogna o altro non l’ho mai fatto.

Così a 20 anni, mi ritrovo a scriverti diverse perplessità su quanto ho letto sul SM. Veramente te ne vorrei scrivere un sacco, ma magari te ne scrivo un paio ogni tanto, giusto per non prenderti per sfinimento.
Volevo parlarti un pò del fatto che, comunque sia, consigli sempre e comunque di non spingersi oltre un 24 come diffusore sui nostri carter (veramente a volte, ti sei spinto oltre, ma proprio di rado e su cilindri over 70cc).
Personalmente, non capisco questo modo di vedere. O, non capisco se il tuo ragionamento è inteso con carter standard e valvole lamellari standard senza essere assolutamente ritoccate. Anche perchè, mi pare sia evidente come in diversi ambiti (drag, ma anche pista..) siano in molti a usare carburatori con diffusore maggiore di 24 con ottimi riscontri.
Quindi, aggiungo una domanda, per come la vedi tu, quale valvola lamellare sarebbe (o, ancora più in generale..) su quale aspirazione vedresti bene un diffusore da 28mm? Su un 70cc, non su un over 70cc, intendo.
Vedo in diversi adattare lamellari maggiorati di derivazione AM6, Morini, e chi ne ha più ne metta. Tu quale preferisci?
PS. Sfortunatamente, ho letto il mio primo SM solo 3 anni fa, quindi sono nel giro solo da 3 anni, ma con una passione infinita.. Non come i soldi in tasca però! 🙂
Ah, un’altra cosa.. Vedendo la recensione sul 5BM, appena ho trovato un lamellare Takemori sui mercatini, me lo sono portato a casa, originale originale, ho fatto una buona cosa oppure ci sono basi migliori su cui cominciare (lamellare Honda Dio?).
Ah, un’ultima cosa, poi non ti stresso più. Se ’il vecchio’, scrivesse su SR ogni tanto, non dispiacerebbe a nessuno, anzi, ne sarebbero felici in parecchi 🙂
A presto, continua così!
Paolo
Ciao Paolo!
Sono contento della tua lettera per poter avere occasione di parlare di argomenti sicuramente molto interessanti.
Partiamo dal primo quesito: quello sui carburatori.
E, su questo argomento, ci sarebbe da scrivere oceani d’inchiostri… ma purtroppo non possiamo dilungarci troppo.
Da quando sono apparsi i primi motori scooter di concezione moderna, e quindi risaliamo alla fine degli anni ’80 con i motori Peugeot e Honda corsa lunga, abbiamo effettuato una montagna di esperimenti con i carburatori grandi, con diffusore da 28 mm. In fondo la mia generazione arriva dai motori aspirati 80 cc Minarelli, sui quali montare un 30 in luogo di un 19 portava a delle differenze radicali in termini di coppia e potenza.
Sui motori lamellari scooter, purtroppo, questi vantaggi non sono mai stati così consistenti.
Vuoi per la tipologia di aspirazione, vuoi per la volumetria del carter esigua, vuoi per la tipologia e conformazione delle luci, passare da un 25 ad un 19, nel 1995, ci garantì un incremento di potenza massima e un leggero calo in fase di “passaggio”. Chi fu penalizzato maggiormente da questa scelta tecnica dell’organizzatore fu la Eurocilindro che, astutamente, aveva realizzato una basetta di 8 mm per alzare il pacco lamellare dei suoi Piaggio, che aumentava il volume del carter (e cambiava anche a livello di interazione con il pacco) e faceva rendere meglio questi carburatori rispetto ad altri costruttori.
Molti usavano il carburatore PHBL 25, io ai tempi (a seconda delle piste) utilizzavo esclusivamente Keihin PE25 o Mikuni TM 25 (entrambi alesati e sistemati a dovere). La differenza, per me, fu maggiore soprattutto in fase di “passaggio”.
Un esempio lampante è quello di Cristofolini, che sul suo Jog 70 Polini, dice che mettendo il carburatore da 19 mm in luogo del 28 allunga molto di più…
Negli anni ’90 la Federazione Internazionale decise di penalizzare i motori kart a disco rotante riducendo il diametro dei carburatori da 29,5 a 24: i 100 lamellari migliorarono in allungo (perdendo poco in passaggio) e i valvola persero tanta potenza, oltre a rompersi con maggiore facilità.
Tutto questo per dire che un motore lamellare, in determinate situazioni di impiego e con determinate differenze nel diametro del venturi, soffre meno queste restrizioni di un aspirato o di un valvola. Anzi, sempre entro certi limiti, migliora in allungo.
In tantissimi anni di SM mi è capitato di provare decine e decine di scooter con carburatori da 28 mm che, paradossalmente, dopo una gran botta in basso, tendevano ad allungare meglio chiudendo leggermente l’acceleratore!
Di conseguenza, se un ragazzo non esperto chiede un consiglio in merito ad una preparazione “uso sportivo” su quale carburatore montare, la risposta è semplice ed è quella di mantenersi entro un diffusore da 21 mm: poca spesa, poca messa a punto, tanta resa.
Poi, se dal contesto della lettera mi accorgo che ha dimestichezza con la materia, suggerisco un 24 perchè, a mio modo di vedere, è quello che garantisce il migliore rapporto passaggio/allungo.
E’ ovvio che oggi, con alberi enormi e carter barenati al limite dell’impossibile, chi corre nelle gare di accelerazione sui 150 metri benefici di un carburatore più grande. Se dovessi preparare un motore per queste gare, però, più che sulla mera questione del venturi lavorerei sulla tipologia di componente da montare: a mio modo di vedere, il Mikuni TM28 inclinato della Suzuki RG250 è quello perfetto per queste applicazioni e superiore a tanti carburatori di basso livello forti solo del loro diffusore.
Consideriamo poi il fattore “moda”. In molti, sui motori Minarelli, girano il carburatore verso la ruota posteriore. Ho sempre sostenuto che questa cosa non serve a niente e non ho mai ricevuto prova contraria (anche perchè io la provai nel 1993 su un Axis senza ottenere risultati al banco prova motore…). Anche perchè, sulla mia pelle, ho sempre sperimentato che quello che conta è avere un collettore di aspirazione corto (Savard, in kart 125, con un collettore corto ha messo dietro tutti per anni).
Seconda questione: il pacco lamellare Takemori.
Nel 1994 il mio Jog da gara montava il pacco lamellare Honda Dio, che è molto simile a quello dello Yamaha 5 BM. E la differenza era di quasi 1 CV a 13000 giri, sempre al freno. Il problema, però, è che per fare un carter come si deve sullo Yamaha c’è poco spazio a disposizione.E il motore 5BM è fantastico perchè è già al 90% a posto e c’è tanto materiale in più, oltre ad avere una lega più stabile e rigida del 3YJ.
Montato il mio migliore cilindro, il mio albero, la mia marmitta su un 5BM di serie, andavo già di più rispetto al mio carter migliore, senza sistemare la scorrevolezza del mozzo posteriore! E la cosa più bella è che cambia il suono del motore: sembra un KTM 85!
Riguardo alla mia presenza sui forum, ho smesso di scrivere quando sono intervenute delle persone che mi hanno pubblicamente insultato con l’appoggio totale dei moderatori. Poi venne fuori che chi scriveva contro di me erano anni che prendeva in giro i forumisti con fotografie rubate in rete. Alla luce di questi fatti, se qualcuno avrà piacere di avermi in un forum di discussione, dovrà darmi delle garanzie… l’ultima volta hanno preferito difendere un troll rispetto ad una persona che si sporca le mani da 30 anni…