Carceri: governo e maggioranza battuti in commissione Senato

Governo e maggioranza battuti in commissione Giustizia del Senato su un emendamento soppressivo, a prima firma Francesco Nitto Palma (FI) al Dl Carceri, che se restera’ cosi’ modificato dovra’ nuovamente tornare alla Camera per la terza lettura. A determinare l’esito del voto a sfavore del governo e della maggioranza in commissione Giustizia del Senato, viene spiegato, sono stati i voti oltre che di Forza Italia (l’emendamento soppressivo era a firma Nitto Palma, Caliendo e Casellati), anche i voti di Ncd e del senatore di Scelta civica, Gianluca Susta. Il voto di quest’ultimo sembrerebbe risultare determinante, poiche’ l’emendamento e’ passato per lo scarto di un solo voto. La nuova norma prevede che i magistrati di prima nomina possono essere assegnati al Tribunale di sorveglianza. “Il decreto va comunque approvato come e’ stato licenziato dalla Camera. Il senatore Susta, capogruppo di Scelta civica, ha fatto un errore a votare con l’opposizione”. Lo dichiara Giuseppe Lumia, capogruppo Pd in commissione Giustizia del Senato, dove il governo e la maggioranza sono stati battuti su un emendamento al decreto Carceri. “Le giuste critiche a un testo migliorabile – aggiunge l’esponente Pd – non poteva assolutamente trasformarsi in un voto contrario. Nel carcere devono stare i delinquenti pericolosi, i mafiosi, i corrotti e quelli responsabili di reati gravi come il furto, lo stalking e il furto aggravato, per il resto deve esserci una valutazione del giudice. I magistrati di sorveglianza devono essere messi nelle condizioni di fare bene il loro lavoro e, quindi, faremo in modo che il governo garantisca la giusta formazione e preparazione a dei giudici che hanno un compito delicatissimo.

  In aula – conclude Lumia – riproporremo il testo e siamo convinti che la maggioranza ritornera’ compatta e capace di licenziare per tempo il decreto”.
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