Carla Fracci, il dolore del mondo della danza e dello spettacolo

“Una piuma si abbandona ad un sospiro di vento”. È la metafora che Giorgio Panariello dedica sui social a Carla Fracci. Ma dal mondo politico a quello dello spettacolo, sono molti i commenti alla scomparsa dell’étoile della danza, morta a Milano, all’età di 84 anni. “Eternamente principessa. A rivederci Carla Fracci”, le parole di Lorella Cuccarini. 

”Ciao Carla, donna illuminata , persona prima che personaggio gentile, stella meravigliosa che ha fatto grande nel mondo con il suo straordinario talento il nostro paese. E’ stato un onore poterti conoscere, un privilegio vederti danzare. Danza in paradiso per gli angeli ai quali somigli”, ricorda Alba Parietti si Instagram. 

 

Produttrice film ‘Carla’ – “Sono sconvolta, molto colpita. Spero che il film possa renderle omaggio nel migliore dei modi. E’ stata un’artista straordinaria. Carla era venuta sul set alla Scala all’inizio di marzo, era serena, abbiamo fatto le riprese lì e scattato foto insieme sul set. Ha seguito passo passo la sceneggiatura. Un momento bellissimo, estremamente emozionante. E soprattutto, un momento che ci ha dato la gioia di condividere con lei questa cosa dal vivo”. Lo dice all’Adnkronos la produttrice Gloria Giorgianni che sta lavorando al film “Carla”, dedicato alla vita dell’artista. “Se le piaceva come stava riuscendo il film? Ha visto poco ma sì, aveva letto la sceneggiatura, era tenuta informata su tutto. Avrei voluto farglielo vedere finito – spiega – non ci siamo riusciti purtroppo. Quella è stata l’ultima volta che l’ho vista sul set, ci rivedemmo una volta per un promo a casa sua, ma solo per un saluto”. 

Teatro alla Scala – “Commozione” per la scomparsa di Carla Fracci viene espressa dal Teatro alla Scala di Milano, sottolineando che “il teatro, la città, la danza, perdono una figura storica, leggendaria, che ha lasciato un segno fortissimo nella nostra identità e ha dato un contributo fondamentale al prestigio della cultura italiana nel mondo”. Il sovrintendente Dominque Meyer osserva che “con Maria Taglioni, Carla Fracci è stata la personalità più importante della storia della danza alla Scala. Cresciuta all’Accademia, ha legato intimamente il suo nome alla storia di questo Teatro. Nei mesi scorsi ho avuto il piacere di accoglierla diverse volte alla Scala dove veniva spesso e a gennaio siamo stati felicissimi di riaverla a trasmettere la sua esperienza alle giovani interpreti dell’ultima ‘Giselle’, che è stata per tutti un momento indimenticabile. La penseremo sempre con affetto e gratitudine, ricordando il sorriso degli ultimi giorni passati insieme, in cui si sentiva tornata a casa”. 

Il direttore del Corpo di Ballo, Manuel Legris afferma che “ci lascia stupiti, in punta di piedi come ‘Giselle’, spirito che resta con noi, riempie le sale ballo, il palcoscenico e i nostri cuori, come la sua energia mai sopita, che ci ha catturato e affascinato quando è tornata a riabbracciare il Teatro e i suoi artisti. Un grande vuoto che, allo stesso tempo, ci fa sentire ricolmi e ricchi di tutta la sua storia, che è la storia del balletto, privilegiati per aver condiviso la sua arte che è vita, leggendario modello e fonte di ispirazione di tutte le generazioni di ballerine”.