Home ATTUALITÀ Caro carburante, Giorgetti: “Oggi condizioni diverse da taglio accise Draghi”

    Caro carburante, Giorgetti: “Oggi condizioni diverse da taglio accise Draghi”

    (Adnkronos) – Caro carburante, le “condizioni di oggi sono molto diverse” da quelle che portarono al taglio delle accise del governo Draghi. Lo afferma il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo al question time in corso al Senato. Le misure del governo Draghi, che hanno portato alla riduzione delle accise sui carburanti, ”sono state adottate quando il loro prezzo aveva superato i 2 euro al litro (toccando i 2,184 euro per la benzina) e si concludevano nel mese di novembre. Condizioni queste di prezzo molto diverse da quelle attuali”. ”Proprio in ragione di ciò, il governo ha ritenuto opportuno di dover intervenire con misure normative volte a migliorare la trasparenza dei prezzi e ad evitare speculazioni”, spiega il ministro. ”Nel Def 2023 sarà messo a punto il quadro previsivo macroeconomico e di finanza pubblica e saranno considerati tutti i fattori di rischio legati alla guerra in atto, anche al fine di prevedere ulteriori misure temporanee per il caro energia”.  

    INFLAZIONE – “Il dato di dicembre dell’inflazione, seppure molto elevato, risulta in decelerazione rispetto al dato di novembre anche per effetto del rallentamento dell’inflazione, derivante dai beni alimentari (12,8 % a dicembre dal 13,2 % di novembre) e dai beni energetici (64,7 % a dicembre dal 67,6 % di novembre)”. In particolare, rileva “i recenti prezzi a termine prospettano una riduzione del prezzo medio per il 2023 rispetto al 2022 di circa il 40 % per il gas e l’energia e del 20 % per il petrolio. I primi effetti si sono avuti già sulla bolletta elettrica del primo trimestre 2023 per i clienti a maggior tutela con una riduzione del 19,5 % rispetto al trimestre precedente”. 

    Essendo, inoltre, “la spinta inflazionistica – determinata in larga parte dall’andamento dei prezzi delle materie energetiche negli ultimi mesi – un fenomeno che interessa l’intera Europa, il Governo italiano ritiene che una soluzione vada trovata con il pieno coinvolgimento dell’Unione europea e ha partecipato attivamente ai negoziati che hanno portato alla introduzione del tetto al prezzo del gas”, conclude.