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Carta acquisti 2020, quando e quanto si ricarica, come si ritira, quali sono i negozi e farmacie convenzionate

Abbiamo già visto in queste ore come il rinnovato interesse per la cosiddetta Carta acquisti 2020, uno dei benefici che lo Stato eroga ai cittadini italiani (e non solo) per le spese nel territorio nazionale presso i centri convenzionati e, ovvio, alla presenza dei requisiti previsti dalla Legge, si sia accentuato in questi giorni di crisi da coronavirus.

La crisi economica che è seguita al lockdown dopo l’esplosione dei casi e della pandemia da covid-19 ha spinto moltissimi ad interessarsi a questo che è uno dei provvedimenti che, del resto, si aggregano alle iniziative volute, nel recente Decreto Rilancio, dal governo Conte per rilanciare l’economia di cittadini, imprese, e autonomi.

Ma, dopo aver visto nel dettaglio che cos’è la carta acquisti, restano, a corollario, altre domande. Quali?

Per esempio, come si possa procedere alle ricariche, e a controllare saldi o a ritirare la card, e a cosa succede in caso di mancata ricezione e, ancora, cosa ancora più importante, come e dove la si può usare.

Dunque proviamo a fare ulteriore chiarezza con questo approfondimento.

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Carta acquisti 2020: ricarica Inps, Poste, saldo e ritiro

Molti cittadini si chiedono, una volta redatto tutto il modulo e rispettati i parametri di legge, come e quando arriva e come si ritira la carta acquisti?

Una volta consegnata la domanda e verificata la presenza dei requisiti da parte dell’Inps, Poste Italiane, procede a inviare la carta acquisti presso l’indirizzo di residenza indicato sulla domanda presentata.

In seguito, dopo la spedizione della carta, viene spedito il Codice PIN ed è erogato l’importo complessivo del bimestre in corso alla data di presentazione della domanda.

E se non si ricevono questi documenti? In caso di mancata ricezione da parte del titolare, la carta acquisiti si ritira presso l’Ufficio Postale di competenza, presentando la comunicazione in originale di accettazione della domanda a cui aggiungere il documento di identità in corso di validità del titolare o della persona delegata al ritiro.

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Se fossero necessari dei cambi di informazioni tipo cambio di residenza o domicilio, il titolare della carta potrà richiedere di aggiornare i dati sulla carta acquisti elettronica usando i moduli di variazioni dati scaricabili in modo gratuito dal sito dell’INPS.

Sempre attraverso INPS, il titolare può chiedere il duplicato del PIN carta acquisti in caso di smarrimento tramite il Modulo di richiesta duplicato PIN carta acquisti o il Modulo di consegna/sostituzione Carta Acquisti in caso di smarrimento o furto della carta. In questo caso, la carta deve essere anche bloccata contattando il numero verde 800.902.122 blocco Carta. 

E ancora, per controllare il Saldo della carta acquisti si può verificare l’importo accreditato sulla carta, saldo residuo e lista movimento, presso gli sportelli bancomat di Postamat.

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Dove si usa la carta acquisti? Quali sono i negozi nei quali è possibile usarla?

I titolari della Carta Acquisti possono utilizzare il credito di 80 euro a bimestre per comprare generi alimentari nei negozi convenzionati, nelle farmacie convenzionate ricevendo uno sconto del 5%.

Tale sconto è valido se gli acquisti sono fatti tramite la carta e non può essere applicato su farmaci o ticket sanitari, inoltre, è cumulabile con altre iniziative promozionali dei negozianti per esempio le offerte dei supermercati riservati a tutti i clienti.
Per sapere dove poter usare la carta acquisti, è stata stilata una lista dei negozi aderenti all’iniziativa che è possibile da consultare presso Inps o chiedendo informazioni al numero verde.

Inoltre, accanto alla carta acquisti, negli ultimi tempi sono state introdotte misure, quali ad esempio:

  • Carta sperimentale, chiamata nuova social card sperimentale richiedibile per i residenti di 12 città italiane quali: Roma, Milano, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Napoli, Palermo, Torino, Venezia, Verona e Bari. Tale carta, oggi non più attiva.
  • Social card disoccupati come misura di circa 400 euro al mese come sostegno al reddito delle persone prive di occupazione che doveva essere introdotta nel 2015 non è stata più attivata dal Ministero del Lavoro per mancanza fondi.
  • La Carta SIA e la carta REI 2019 Reddito di inclusione non sono più richiedibili.