CASAPOUND E LE BRIGATE SOLIDALI HANNO AIUTATO AMATRICE. LA POLITICA SI INTERROGHI SUL PERCHÉ HA PERSO LE PERIFERIE

    Ospite di Agorà, su Raitre, Sergio Pirozzi stamane era presente in studio per commentare l’attuale situazione politico-sociale del Paese e, non ultimo, parlare del suo movimento civico che lo vede tra i candidati alla presidenza della Regione Lazio. Tuttavia, ad ‘oscurare’ gran parte del dibattito è stato il voto di Ostia e, ovviamente, il ruolo e la politica di CasaPound. Fatto è che, dopo aver concesso al sindaco di Amatrice pochi minuti per presentare il suo movimento, la discussione è invece scivolata sul Pirozzi pensiero rispetto a Casapound. “Io ne parlerò sempre bene così come della loro associazione ‘La Salamandra’ – ha inteso subito chiarire Pirozzi – Questi ragazzi sono venuti qui, dopo il terremoto, e in maniera del tutto spontanea hanno aiutato la comunità, si sono presi cura delle persone in difficoltà, per questo ho apprezzato il loto aiuto. Allo stesso modo ho apprezzato l’aiuto offerto spontaneamente da gruppi e persone di altre aree politiche, come le Brigate Solidali – ha quindi aggiunto il sindaco del reatino – Qui ad Amatrice sono venuti ad aiutarci anche le tifoserie di tutta Italia, e hanno salvato persone. Poi certo, errori da parte di qualcuno possono capitare, fra gli ultrà come in qualsiasi altro movimento, ma io ho apprezzato molto l’aiuto offerto da parte di tutti alla nostra comunità dopo la tragedia del terremoto”. Riguardo poi al voto di ostia, Pirozzi ha commentato: “Se avesse vinto la candidata del centrodestra, l’avrebbero accusata di aver preso i voti di CasaPound, ora invece che ha vinto la candidata del M5S, l’accusano di aver preso i voti degli Spada, ma la realtà è che un voto vale un voto e la politica, invece, dovrebbe interrogarsi sul fatto che al X Municipio il 65% dei cittadini non è andato a votare perché non si riesce a dare risposte alle periferie”.
    M.