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Case Ater, Trombetti (Pd), annuncia le novità che fugano le paure di perdere l’alloggio popolare

Intorno alla dismissione di parte del patrimonio di edilizia pubblica annunciato dall’Ater (acquisto alloggi), si sta lavorando alacremente, e Yuri Trombetti (nella foto), responsabile per la Casa del Pd, insieme all’assessore Valeriani sono riusciti ad ottenere dal parlamentino della Pisana una serie di garanzie che, di fatto, ‘blindano’ gli inquilini, soprattutto quanti non interessati all’acquisto.

Ma non solo, Trombetti, ne ha tante da annunciare (altri passaggi li trovate nel video che ‘linkiamo’ in basso), così lo abbiamo incontrato per farci spiegare le novità.

“Il Consiglio regionale del Lazio – esordisce il responsabile per la Casa del Pd – ha di recente approvato un provvedimento di legge che contiene alcuni importanti aggiornamenti in materia di edilizia residenziale pubblica che daranno sollievo a tanti inquilini, molti dei quali pendeva la spada di Damocle di possibili decadenze dal beneficio dell’alloggio popolare”.

Trombetti: “Novità sul reddito, situazione patrimoniale e nucleo familiare”

“In particolare – continua Trombetti – le principali novità riguardano una serie di modifiche ai requisiti richiesti per beneficiare dell’abitazione in edilizia pubblica legati al reddito, alla situazione patrimoniale e alla composizione del proprio nucleo familiare.

Innanzitutto – premette ancora l’esperto – vengono introdotti due importanti principi:

1) Il primo stabilisce che non sono da considerare, ai fini del riconoscimento dell’alloggio popolare e dell’eventuale decadenza dal beneficio, gli immobili di proprietà strumentali alla propria attività lavorativa e quindi funzionale al sostentamento della famiglia.

2) Il secondo invece, definisce il valore della rendita catastale di altro eventuale immobile di proprietà che non dovrà più essere rivalutata ai fini IMU ma dovrà essere moltiplicato per un coefficiente fisso pari a 100 e non dovrà comunque superare i centomila euro”.

Trombetti: “Il reddito dei figli inciderà solo per il 50% sul beneficio”

Traguardi importanti che in qualche modo ribaltano completamente la situazione, restituendo concrete speranze a chi pensava di non poter rientrare nei benefici riconosciuti.

Mai non solo, spiega ancora Trombetti, “Inoltre è stato stabilito che l’eventuale reddito dei figli a carico inciderà solo per il 50% ai fini dell’ottenimento del beneficio”.

Trombetti: “Finalmente un segnale di positività per tutte le famiglie in difficoltà”

Yuri, un eccellente lavoro che dimostra come, la tua caparbietà, la tenacia nel lottare per i diritti, alla fine premi l’impegno profuso in questi mesi di continui incontri e proposte…

“Sì – replica raggiante Trombetti – possiamo finalmente regalare un importante segnale di attenzione nei confronti della famiglie in difficoltà, e che consentirà a molti di rivedere la propria posizione, mantenendo la casa dove si è trascorsa tutta una vita…

Max