Caso del Circeo riaperto: verrà riesumata la salma di Andrea Ghira

    La procura della Repubblica di Roma ha disposto la riesumazione della salma di Andrea Ghira, sepolto come Massimo Testa De Andres nel cimitero di Melilla in Spagna. Si sono recati in Spagna Stefano Chiriatti, autore dell’esposto e legale della famiglia di Rosaria Lopez, la consulente genetica Marina Baldi e i professori Giuseppe Novelli e Giovanni Arcudi designati dalla procura. La procura ha preso questa decisione per verificare se si tratti proprio di lui utilizzando le più aggiornate tecnologie. Il massacro del Circeo avvenne tra il 29 e il 30 settembre del 1975. Andrea Ghira, assieme a Gianni Guido ed Angelo Izzo, violentarono e torturano Donatella Colasanti e Rosaria Lopez nella villa di famiglia. Rosaria Lopez venne uccisa durante le sevizie, mentre la Colasanti riuscirà a salvarsi fingendosi morta. Izzo e Guido vennero fermati ed arrestati quella notte stessa. I due verranno condannati all’ergastolo in primo grado nel 1976. Il 28 ottobre Guido si vede modificare la condanna per il massacro del Circeo a 30 anni dopo la dichiarazione di pentimento e l’accettazione da parte della famiglia della ragazza uccisa ed un risarcimento. Nel gennaio 1981 riesce ad evadere nel carcere di San Gimignano e fugge a Buenos Aires, dove venne però riconosciuto e arrestato due anni dopo. In attesa dell’estradizione riesce ancora a fuggire, ma venne fermato a Panama nel 1994. Insieme a Guido e Izzo, viene condannato all’ergastolo anche Andrea Ghira, che fa perdere subito le sue tracce. E rimane latitante fino alla sua morte. Il 29 ottobre 2005 gli investigatori della polizia, dopo aver intercettato le conversazioni dei familiari, scoprono che il caporal maggiore Massimo Testa, alias Andrea Ghira, è morto per overdose undici anni prima in Spagna, sepolto nell’enclave spagnola di Melilla.
    Il 26 novembre 2005 arrivò la conferma: il corpo era di Ghira.
    Il 30 dicembre 2005 Donatella Colasanti, sopravvissuta al massacro del Circeo, muore a Roma dopo una lunga malattia all’età di 47 anni. Nella sua vita ha sempre chiesto giustizia per quanto accaduto quella sera perché secondo lei, soprattutto sul ritrovamento del cadavere di Andrea Ghira, c’erano ancora molti interrogativi da sciogliere.

    Giacomo Miele