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Caso Suarez, la procura di Perugia: “Domande comunicate prima per corrispondere alle richieste della Juve”

Prosegue l’inchiesta sull’’esame farsa’ di Luis Suarez all’Università per Stranieri di Perugia, che ha permesso all’attaccante uruguaiano di ottenere la cittadinanza italiana. i militari del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria della Guardia di Finanza, su delega della Procura di Perugia, “hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare interdittiva della sospensione, per otto mesi, dall’esercizio del pubblico ufficio rispettivamente ricoperto dal Rettore prof.ssa Giuliana Grego, dal Direttore Generale dott. Simone Olivieri, dalla prof.ssa Stefania Spina e dal componente della commissione “Celi Immigrati”, prof. Lorenzo Rocca dell’Università per stranieri di Perugia, per i reati di rivelazione del segreto d’ufficio finalizzata all’indebito profitto patrimoniale e plurime falsità ideologiche in atti pubblici”, si legge in una nota diramata dalla Procura.

Un esame “farsa” – così è stato definito dalla Procura nel comunicato – che ha consentito il rilascio dell’attestato di conoscenza della lingua italiana del tipo “B1” al noto calciatore uruguaiano Luis Alberto Suarez, requisito indispensabile per l’ottenimento della cittadinanza”.

“In particolare, è emerso che i contenuti della prova erano stati preventivamente comunicati allo stesso calciatore, giungendo a predeterminare l’esito ed il punteggio d’esame, per corrispondere alle richieste che erano state avanzate dalla Juventus, con la finalità di conseguire un positivo ritorno di immagine, tanto personale quanto per l’Università”, spiga ancora la Procura.