Home POLITICA ECONOMIA “Cassa integrazione dal 15 aprile? Impossibile”, i consulenti del lavoro

“Cassa integrazione dal 15 aprile? Impossibile”, i consulenti del lavoro

Ci risiamo, a testimonianza dell’elefantiaco sistema burocratico che determina e (male) disciplina il nostro contesto economico, sono situazioni come quella che stiamo vivendo – di emergenza assoluta – a spiegare quanto sia complicato gestire fondi e situazioni.

La denuncia dei consulenti del lavoro

Dunque, e parliamo di una platea composta da milioni di lavoratori, difficilmente il governo riuscirà a mantenere quanto – in buona fede s’intende – a proposito degli importi maturati per la cassa integrazione.

E’ quanto denuncia il Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro il quale, ha spiegato che, da una parte per le regolamentazioni amministrative, e dall’altra a causa delle attuali procedure previste dalla normativa di riferimento, è quasi impossibile poter pensare di liquidare le somme da erogare entro il 15 aprile.

“Non si sa l’entità dei fondi e troppa burocrazia”

“Perché ciò si realizzi – spiegano i consulenti del lavoro – occorrono, infatti, modifiche normative e semplificazioni burocratiche, che il Consiglio nazionale ha ripetutamente proposto da tempo. Non solo. Alle criticità procedurali che si incontrano nella gestione degli ammortizzatori sociali, va affiancato anche il tema della capienza dei fondi stanziati. Non è dato sapere, infatti, se questi ultimi saranno sufficienti a coprire tutte le richieste, anche perché non si conosce ancora quando saranno revocati i provvedimenti di sospensione di alcune attività lavorative e rimosso il divieto di libera circolazione delle persone, da cui è scaturita la chiusura di un’altra parte importante di attività”.

“Ci stiamo organizzando per capire”

Quindi gli esperti annunciano che “il Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro ha organizzato il prossimo 1° aprile gli Stati generali dei consulenti del lavoro: un confronto in videoconferenza con i consigli provinciali dell’ordine e con tutti i dirigenti degli organismi di categoria per riflettere sull’emergenza Covid-19 e sulle misure da mettere in campo per la stabilità del paese e la tutela dei consulenti del lavoro. L’obiettivo dell’incontro – spiegano i consulenti – è proprio quello di condividere con l’intera categoria le decisioni più adatte da assumere per fronteggiare la crisi in atto, divenuta sempre più forte nelle ultime ore e che la sola attività dei consulenti del lavoro non può frenare“.

“Urge intervenire sugli ammortizzatori sociali”

Più volte, infatti, spiegano ancora i consulenti, “Il Consiglio nazionale dell’ordine ha più volte sottolineato la necessità di intervenire sull’attuale gestione degli ammortizzatori sociali con urgenti modifiche che possano accelerare le procedure, oggi iper burocratizzate e con tempistiche lunghe per garantire equità sociale e sostegno immediato a tutti i lavoratori dipendenti di aziende colpite o chiuse a causa della pandemia. a complicare una situazione già critica, le 21 regolamentazioni diverse per la cassa integrazione in deroga, che recepiscono (e in molti casi derogano) i contenuti del dl n.18/2020, regolamentando i termini di concessione dell’ammortizzatore sociale”.

“Non tutte le regioni possono recepire e quindi erogare”

“Non tutte le regioni, infatti, sono pronte ad erogare questo strumento di sostegno al reddito dei lavoratori: 5 non hanno ancora sottoscritto l’accordo-quadro con le parti sociali e 13, sebbene l’abbiano firmato, non hanno ancora avviato la procedura. Le diverse modalità procedurali, concepite dalle Regioni stesse – avvertono infine i consulenti –  diminuiscono ulteriormente la possibilità di ricevere in tempi rapidi la liquidazione dell’importo maturato”.

Max