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Cassa integrazione in deroga fino a dicembre: ultime novità, pagamenti in arrivo

Cassa integrazione in deroga fino a dicembre. Questa l’ultima novità sul tema, sempre molto discusso, che arriva direttamente dal Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo. La possibilità è concreta, quindi, con il governo che sta per ufficializzare la proroga della cassa integrazione fino a dicembre 2020.

Bel frattempo, una buona notizia per tutti quei lavoratori che ancora attendono la cassa integrazione: gli ultimi pagamenti saranno effettauti entro la fine di giugno.

Cassa integrazione proroga a dicembre 2020: quando viene pagata, pagamenti in arrivo entro la fine di giugno

Il Ministro per il Lavoro, Nunzia Catalfo, ha spiegato le possibili novità durante in sede di intervista con La Stampa e Il Mattino. Entrambe le novità vengono quindi direttamente dal capo del dicastero, sia per quanto riguarda la proroga possibile della cassa integrazione, sia per la conferma che gli ultimi pagamenti siano in arrivo.

Dopo tanta attesa per i pagamenti in ritardo, e gli scontri fra governo centrale e Regioni, il Ministro ha quindi rassicurato tutti i cittadini sul tema, spiegando che nel giro di venti giorni tutti i lavoratori rimasti ancora senza cassa integrazione saranno pagati.

Chi non ha ricevuto nulla inizierà a prendere l’ammortizzatore sociale nel giro di 10 giorni” ha confermato il ministro. Pertanto, è lecito aspettarsi che per la metà di giugno le indennit di cassa integrazione ordinaria e cassa integrazione in deroga verranno pagate dall’INPS.

Nel frattempo, il Decreto Rilancio ha prorogato la cassa integrazione di  nove settimane, per un totale di diciotto. Adesso, il Ministro per il Lavoro ha manifestato la sua volontà di prorogare la cassa integrazione fino a dicembre.

Per renderlo possibile, il Ministero sta effettuando un’analisi sui possibili costi di un’operazione del genere, che andrebbe a sostenere quei settori che continuano (e continueranno, presumibilmente) a soffrire la crisi economica. In particolare si pensa al turismo e alcuni settori industriali che hanno maggiori difficoltà. E soprattutto, si pensa a un metodo per evitare che le aziende risolvano i problemi licenziando lavoratori.