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Cecchi Paone: “Le sigarette elettroniche possono aiutare a smettere di fumare”

A margine di un evento di formazione (riservato a giornalisti e addetti alla comunicazione) svoltosi il 13 novembre a Roma, il giornalista Alessandro Cecchi Paone ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardanti il ruolo delle sigarette elettroniche nella lotta al tabagismo.

Sono venticinque anni che mi occupo della battaglia contro il fumo” – ha dichiarato al microfono di Valeria Nicolosi della LIAF, la Lega Italiana AntiFumo –“e per dieci anni sono stato il testimonial ufficiale della giornata mondiale contro il tabacco. Inoltre ho collaborato prima con il professor Ravasicon la Lega italiana per la Lotta ai Tumori e poi con il professor Umberto Veronesi, sia all’interno dello IEO che della Fondazione. E proprio in quella sede che ho conosciuto la sigaretta elettronica, il professore era convinto, nei termini della riduzione del danno, che in attesa di riuscire ad aiutare i fumatoriera importantissimo diminuire l’apporto di sostanze dannose e cancerogene che, com’è noto, sono prodotte dalla combustione che non c’è nella sigaretta elettronica.

Com’è cambiata la comunicazione antifumo? In realtà non è cambiata” – ha aggiunto Cecchi Paone – “è rimasta sempre la stessae non è riuscita a sortire più di tanto gli effetti sperati. Proprio perché ne faccio parte anche io, non sto criticando nessuno in particolare ma mi dispiace constatare come esista uno zoccolo duro di fumatori, circa un terzo del totale come ci ha detto oggi la Ghislieri, che non riesce a redimersi. Diciamo che gli altri, invece, hanno preso coscienza dei rischi per la propria salute, ma hanno bisogno di aiuto. Secondo me le sigarette elettroniche possono essere parte di questo aiuto, nel rispetto dei parametri italiani ed europei dal momento che la riduzione del danno è un primo passo fondamentale verso la possibilità di smettere del tutto di fumare”.

“Io non ho mai fumato perché per fortuna la mia è una famiglia molto attenta al tema della prevenzione, anche quando non era ancora di moda” – ha chiosato il giornalista – “ma anche perché sono stato un nuotatore del CONI e per tanto dovevo avere i polmoni liberi. In più, per il mestiere che svolgo, la voce va preservata. Tutto questo mi ha evitato il periodo di rischio che anche ai miei tempi era quello del liceo”.

Prima di rilasciare le dichiarazioni sopra riportate, Cecchi Paone ha fatto da moderatore ad un incontro formativo, destinato a “fornire ai partecipanti gli elementi utili per evitare la formazione di fake news e informazioni non corrette sul tema delle elettroniche”, come riporta il sito di riferimento della LIAF. Nel corso del meeting sono intervenuti Fabio Beatrice, direttore del centro antifumo Ospedale San Giovanni Bosco di Torino, Mario Malerba, Professore Associato di Malattie dell’Apparato Respiratorio dell’Università del Piemonte Orientale, Umberto Tirelli, Direttore Tirelli Medical Group, Johann Rossi Mason, autrice e giornalista medico scientifico, Stefano Caliciuri, Direttore di Sigmagazine, Alessandra Ghislieri, Direttore di EuromediaReserch, Paolo Russo, Giornalista de La Stampa e Gabriele Mazzoletti, Responsabile Relazioni Esterne JUUL Labs.

Nel corso del meeting è stata sottolineata la difficoltà di veicolare informazioni corrette riguardanti lo svapo in maniera veloce e sicura. Ciò rappresenta un problema dal momento che i recenti sviluppi di cronaca registrati negli Stati Uniti hanno ulteriormente aggravato il problema della cattiva informazione; anche per questo, esperti e operatori del settore del vaping hanno fornito costanti rassicurazioni circa i prodotti che circolano nell’Unione Europa. Le normative di riferimento impongono precisi limiti e restrizioni, sia per quanto riguarda le quantità di liquido vendibile singolarmente sia per ciò che concerne la loro composizione chimica. Ad ulteriore garanzia del consumatore, tali prodotti sono soggetti al Monopolio di Stato e sono acquistabili tramite i rivenditori online (come ad esempio www.vaporoso.it) oppure i punti vendita fisici in possesso dell’autorizzazione rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.