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Chef Circiello: “Rdc e incertezza Covid ha spinto lavoratori horeca a lasciare impiego”

“Nel settore dell’ospitalità, molti cuochi, barman, pizzaioli, camerieri hanno cambiato lavoro perché durante il Covid hanno scoperto che uno stipendio normale, con una busta paga normale, possono averlo anche in altri settori, in altri casi hanno preferito riscuotere il reddito di cittadinanza e lavorare poi in nero”. Lo dice all’Adnkronos/Labitalia Alessandro Circiello, chef, consulente di grandi aziende e volto noto della televisione.
 

“Guadagnano lo stesso stipendio – spiega – stando a casa il sabato, la domenica, le feste e la sera terminano di lavorare massimo alle 19. Stanno con la famiglia a casa e hanno anche riscoperto la vita, perché nel nostro mestiere si lavora a pranzo, cena, domenica, Ferragosto, a Natale e Pasqua senza orari. E’ un lavoro che si fa per passione e per amore, oltre al fatto che si guadagna molto bene”. 

“Tuttavia – sottolinea – non sono tutti chef executive, primi maitre o primi barman, ci sono tante figure intermedie, i famosi quarti livelli, che hanno cambiato lavoro non tanto per scelta, ma perché non vedevano certezze nel futuro ristorativo di catering e hotel. Una parte di queste persone si prende il reddito di cittadinanza e pretende di lavorare nei weekend in modo non regolare. Per questo, secondo me, il reddito di cittadinanza, nel contesto dell’ospitalità in generale, ha creato molte persone che, a fronte di un’incertezza economico-sociale che ha creato la pandemia e il post pandemia, si prendono questo reddito cercando poi di lavorare nei fine settimana in nero”.