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    Chi era San Valentino e perché si festeggia: la storia del Santo che ha dato origine alla festa degli innamorati

    San Valentino è famoso in tutto il mondo, così come anche il giorno in cui si celebra: il 14 febbraio. Non a caso quella data è riconosciuta come quella dedicata agli innamorati, di tutte le età. C’è la corsa per i regali, per il pensiero più originale per fare felice il partner. Ore di attesa per una cena romantica o una passeggiata intima.

    Tutto bello, tutto altrettanto naturale. Ma a pensarci bene viene da chiedersi: chi era San Valentino? E perché si festeggia il giorno degli innamorati. Domanda naturale, anche se non scontata. Per questo cercheremo di ricostruire la storia di San Valentino, la sua storia, la sua leggenda, che ha portato a rendere il 14 febbraio il giorno degli innamorati.

    San Valentino, la storia

    Seppur non ci sia una chiara cronologia degli eventi che hanno dato luogo alla leggenda di San Valentino, alcune ricostruzioni storiche fissano la data della sua nascita nel 197 d.C. a Interamna, quella che attualmente è Terni, di cui il Santo è patrono. La data del 14 febbraio per celebrarlo è stata voluta invece da Papa Gelasio I, che decise di anticipare di un giorno la festa pagana dei lupercalia.

    I lupercalia, appunto, il 15 febbraio celebravano la loro festa dando vita a festeggiamenti esagerati in cui gruppi di ragazzi si aggiravano nudi per le strade assecondando ogni voglia. Una festa sfrontata che Papa Gelasio I decise di porre fine, celebrando una festa cristiana il 14 febbraio, giorno dedicato proprio a San Valentino.

    Secondo la leggenda, inoltre, San Valentino oltre ad aver dato vita a diversi miracoli ha celebrato il matrimonio tra il legionario romano Sabino e la giovane cristiana Serapia. La sua fama è stata inoltre accresciuta nel mondo grazie a Geoffrey Chaucer, l’autore dei Racconti di Canterbury.