Chiuso accordo tra Magneti Marelli e Calsonic Kansei

    Nel mondo dell’imprenditoria, l’Italia è sempre più terreno di conquista da parte di imprenditori stranieri. Infatti chi proviene da oltre confine investe in diversi settori del nostro Paese, che sia la moda (Versace è passata in mano americane), o il calcio (con Roma e Milan di proprietà statunitense) o il settore siderurgico (Ilva controllata dagli Indiani di ArcelorMittal). Ora un altro grosso gruppo industriale italiano è passato sotto il controllo di una proprietà straniera. Calsonic Kansei, gruppo nipponico, ha acquistato a titolo definitivo la Magneti Marelli, azienda milanese specializzata nei sistemi ad alta tecnologia per le automobili. Il Lingotto ha annunciato l’acquisizione definitiva da parte di Kansei alle prime luci dell’alba, ancor prima dell’apertura dei mercati. Fca, detentrice della società di componentistica, dopo voci che correvano da tempo ha preso la drastica decisione di vendere la Marelli per 6,2 miliardi di euro. La trattativa è stata condotta dal fondo Usa Kkr che è il socio di controllo della Calsonic.La vendita, come fatto pervenire da una nota dell’azienda, non avrà ripercussioni sui posti di lavoro: i lavoratori della Magneti Marelli sono 43.000 nel mondo di cui 9.981 in Italia. La sede principale è a Corbetta, in provincia di Milano. Le succursali italiane si trovano in Piemonte, Campania ed Emilia Romagna. La parte di Marelli che attrae maggior possibilità di guadagno è quella del lighting, ma sono molto sviluppate anche le produzione di sensori, importanti nella produzione delle auto senza guidatore. Per questi motivi si presupponeva che il Lingotto volesse mantenere il controllo della società redistribuendola tra i soci come era avvenuto per la Ferrari. Questa era stata l’idea iniziale di Sergio Marchionne, confermata anche a giugno al capital market day di Balocco. Uno dei primi interventi di Mike Manley è stato invece quello di direzionarsi verso la vendita, che certamente porterà più denari nelle casse di Fca ma farà perdere ad Fca la guida. “Dopo aver esaminato attentamente una serie di opzioni per consentire a Magneti marelli di esprimere tutto il suo potenziale – comunica Manley – la combinazione con Calson Kansei si è rivelata un’opportunità ideale per accelerare la crescita futura di Marelli. Le attività così combinate continueranno ad essere uno dei partner commerciali più importanti di Fca”. Infatti, spiega l’ad del Lingotto, “Fca ha sottoscritto un accordo di fornitura pluriennale con Marelli Ck per mantenere l’operatività di Marelli in Italia e sostenere la presenza industriale e i livelli occupazionali”. Si stima che la Marelli Calsonic Kansei arriverà a fatturare 15,2 miliardi di euro, e potrà disporre in totale di 200 stabilimenti produttivi nel mondo e di centri di ricerca e sviluppo in Europa, Giappone e America. Positivi, anche se con qualche riserbo, le prime reazioni dei sindacati firmatari degli accordi con Fca. Per il responsabile della Uilm, Rocco Palombella, “vanno accolte positivamente le dichiarazioni dell’azienda che ribadiscono che non ci saranno ricadute occupazionali”. Per il capo della Fim, Marco Bentivogli, “l’accordo può rappresentare un’occasione di crescita e sviluppo. Vigileremo sul rispetto delle garanzie occupazionali fornite dall’azienda”. Per Francesca Re David della Fiom-Cgil “l’annuncio garantisce positivamente la situazione occupazionale degli stabilimenti italiani. È certamente una opportunità di mercato la crescita dimensionale e la maggiore solidità nel settore della componentistica ma è fondamentale avviare sin da subito un confronto sul futuro del gruppo sia dal punto di vista occupazionale sia produttivo e della ricerca e sviluppo su cui chiederemo un ruolo attivo del Governo”.