CHOC IN LIBIA: UCCISO DA UN COMMANDO MOHAMED ESHTEWI, SINDACO DI MISURATA

Un fatto surreale e cruento, che spiega il clima di terrore ed incertezza che anima la libia, dove l’unica realtà a regnare è l’incertezza. Ieri sera, mentre tornava da una visita ufficiale ad Istanbul, il sindaco di Misurata è stato rapito e poi ucciso. Mohamed Eshtewi, dopo l’atterraggio, era in auto con il fratello e l’autista quando, ad un semaforo, sono stati attaccati da un commando armato. Come riporta il quotidiano ‘Libia Herald’, dopo aver aperto il fuoco sugli altri due, i terroristi hanno portato via il primo cittadino. Il suo corpo è stato abbandonato poco dopo all’ingresso dell’ospedale di Safwa con tre proiettili nella schiena. Mentre il portavoce dell’ospedale della città libica ha riferito anche di diversi colpi sulle gambe del sindaco, Mustafa Krwat, il consigliere comunale di Misurata e responsabile della sicurezza, ha invece dichiarato che ad uccidere Eshtewi sarebbe stato un violentissimo colpo ricevuto al capo. E’ invece in condizioni critiche il fratello del sindaco, Ahmed, ricoverato in terapia intensiva. Circa l’identità dei componenti del commando, il ‘Libya Herald’ indica tra i probabili attentatori i militanti islamisti ma, viste le dure richieste di dimissioni richieste ad Eshtewi, sotto la lente è finito anche il Consiglio militare di Misurata, guidato dall’islamista Ibrahim Ben Rajeb. ’’Non escludiamo Daesh (l’Isis,ndr)’’, ha rivelato anonimamente un funzionario di Misurata, in merito al mandante dell’assassinio, tuttavia non è nemmeno da escludere nell’omicidio la mano dei sostenitori del generale Khalifa Haftar, o del defunto colonnello Muammar Gheddafi. Una cosa è certa, sottolinea la fonte riguardo l’eventuale responsabilità dei militari di Misurata, “Mohamed Eshtewi pur non essendo gradito: ’’Hanno cercato di rimuoverlo per mesi. Ma ucciderlo non rientra nel loro stile’’,
M.