CINEMA AMERICA, OCCUPANTI: “SGOMBERO ATTO VIOLENZA, SALE VUOTE DA PRENDERE”

    “Se ci fosse stata una trattativa aperta, senza l’atto di violenza dello sgombero, ci sarebbe stata una riapertura dell’America. Ora, di cinema vuoti a Roma ce ne sono tanti da riprendere, ne terremo conto”. Così Valerio, l’unico occupante che stamattina era nell’edificio all’ingresso delle Forze dell’ordine, commenta lo sgombero del Cinema America, mentre si stanno portando fuori libri e oggetti vari tra cui un frigo. 
    “Noi – spiega – stavamo procedendo per realizzare un progetto partecipato tra territorio e istituzoni aperto anche al Comune, che prevedeva l’apertura di un tavolo di trattativa con la proprietà”. Il nostro obiettivo, aggiunge, “era la tutela, la salvaguardia dell’immobile, la sua apertura e utilizzazione come cinema. Non abbiamo mai chiesto in maniera vincolante che fosse data in gestione a noi, ma stavamo comunque strutturando la nostra proposta”. Per questo “abbiamo sentito stamattina Toni Servillo e Paolo Sorrentino, che si sono resi disponibili a discutere questa proposta. Non appena concluso il tavolo manderemo la nostra proposta gestionale a proprietà e Comune”. Proprio con il Campidoglio, prosegue, “c’erano contatti in questi giorni, si doveva aprire un tavolo al più presto, perché la situazione era degenerata, la proprietà diceva che voleva lo sgombero”. “Se il sindaco non interviene – chiosa – non prende posizione si crea una frattura, che lede sul flusso partecipato che si è creato, il pubblico dello streaming che è tornato al cinema America a vedere i film. Insieme al territorio abbiamo riportato il cinema al centro storico”.