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Cipollini accusato di stalking, l’ex moglie Sabrina Landucci: “Mi ha puntato una pistola alla tempia”

Maltrattamenti in famiglia, minacce, lesioni. Il matrimonio tra l’ex ciclista Mario Cipollini e Sabrina Landucci finisce in tribunale a seguito delle accuse di stalking dell’ex moglie. Il matrimonio tra i due è durato dal 1993 al 2005, poi la fine brusca e violenta.

Nelle scorse ore Sabrina Landucci in tribunale a Lucca ha testimoniato contro Mario Cipollini accusandolo di violenza domestica, con il caso più grave che risale a poco prima della separazione: “Eravamo nella nostra casa di Monte San Quirico, vicino a Lucca. Nel pomeriggio durante una gita in bicicletta avevamo avuto l’ennesimo litigio”, ha raccontato la donna.

Sabrina Landucci prosegue poi il suo racconto: “Mio marito mi aveva lasciata sola ed era arrivato a casa prima di me. Quando sono arrivata io e mi sono vestita per andare dall’estetista, lui mi ha picchiata e trascinata in camera. Poi mi ha puntato una pistola carica alla tempia. Non era neppure la prima volta perché mi aveva già rincorso un’altra volta armato con la sua pistola”.

“Cipollini stava massacrando sua figlia”

Non solo la pistola puntata alla tempia, sono altri gli scabrosi dettagli raccontati da Sabrina Landucci sul rapporto tribolato con Cipollini: “Una volta fu così violento che la domestica telefonò a mia madre chiedendo aiuto. Le disse di venire immediatamente perché il signor Cipollini stava massacrando sua figlia. Ero in auto con un’amica e lui ci ha inseguiti per poi tagliarci la strada. Infine è uscito dalla sua auto e ha preso a calci la nostra”.

E ancora: “Epifania 2017, stavo lavorando al centro sportivo. Arriva Mario mi aggredisce davanti a colleghi e clienti. Mi afferra al collo e poi mi sbatte la testa contro il muro. Vado al pronto soccorso. Ma più che le ferite a farmi male è quel gesto così violento. Ancora oggi sono sconvolta”, ha concluso la donna.