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Cittadinanza Suarez, intercettazioni da Perugia: “Con 10 milioni deve passare l’esame”

“Non dovrebbe, deve, passerà, perché con 10 milioni a stagione di stipendio non glieli puoi far saltare perché non ha il B1”. Così è scoppiato il caso Luis Suarez, l’attaccante del Barcellona che lo scorso 17 settembre ha svolto la prova di certificazione della lingua italiana al fine di ottenere il passaporto comunitario utile al trasferimento in Europa.

Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Perugia ha riscontrato diverse irregolarità nell’esame dell’uruguaiano, fino a pochi giorni fa nel mirino della Juventus: gli argomenti oggetto della prova d’esame sono stati concordati preventivamente con il calciatore.

Anche il voto finale gli era stato anticipato, come emerso dalle indagini avvalorate dalle intercettazioni tra Stefania Spina, incaricata della preparazione del candidato, e un interlocutore non ancora riconosciuto.

Non spiccica una parola, non coniuga i verbi e parla all’infinito”, è una parte delle frasi emerse che incastrano, tra gli altri, il Rettore dell’Università per Stranieri di Perugia, Giuliana Grego Bolli, e il Direttore Generale dell’università, Simone Olivieri, attualmente indagati. Al momento, invece, la Suarez non risulta coinvolto nelle indagini, anche se la sua posizione rimane a rischio.