COCAINA: DAI PRIMI TEST CONDOTTI SUGLI ANIMALI, UN FARMACO ANTICANCRO BLOCCHEREBBE NEI CONSUMATORI DIPENDENTI ’IL BISOGNO’ DI ASSUMERNE

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    Una scoperta benaugurante nell’ambito alla lotta sulle dipendenze dagli stupefacenti, quella su cui sta lavorando l’equipe di ricercatori formata dall’Università di Cardiff e dall’Istituto Centrale di Salute Mentale di Mannheim, in collaborazione con l’Irccs Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri. Ebbene, con una sola somministrazione di un farmaco antitumorale si blocca la propensione ad assumere cocaina. Come si evince dagli studi pubblicati sulla rivista ’E-Life’, attraverso una sperimentazione di successo (al momento) avvenuta su modello animale, lo studio ha dimostrato l’efficacia di una terapia basata sulla somministrazione del composto Pd325901 nel bloccare la spinta verso la droga. Basti pensare che solo in Italia, la dipendenza da sostanze stimolanti quali cocaina, amfetamine ed ecstasy si attesta (per difetto, in quanto è difficile calcolare il numero esattto di consumatori) intorno al 4% della popolazione (fonte Dpa). “Lo studio è importante – ha spiegato la coordinatrice del progetto Stefania Fasano, dell’Università di Cardiff – perché dimostra la possibilità di un approccio terapeutico in grado di bloccare la formazione di automatismi comportamentali associati al consumo della cocaina. Automatismi che giocano un ruolo centrale nell’instaurazione della dipendenza”. Gli fa eco il collega universitario di Cardiff Riccardo Brambilla, collaboratore dell’Istituto Mario Negri: “Attualmente non è disponibile un farmaco capace di bloccare la dipendenza da cocaina. Utilizzare un medicinale che ha già superato alcune fasi cliniche – concludono i due ricercatori – può consentire l’avvio di un trasferimento più rapido dal laboratorio alla clinica”.

    M.