Coldiretti: in tempo di crisi gli italiani tagliano i consumi alimentari

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    Gli italiani affrontano la crisi risparmiando innanzitutto sulla spesa alimentare, ma con un occhio sempre attento alla qualità dei prodotti . E’ quanto emerge da una ricerca della Coldiretti  che, nel fotografare le abitudini dei consumatori negli ultimi anni, parla di prodotti e varieta’ a minor costo, niente primizie o prodotti che costano troppo, ricerca di punti vendita a buon mercato. Nel rispondere alle domande sugli effetti della crisi economica , quasi la meta’ delle famiglie (47%) dichiara un effetto negativo sui propri consumi. Oltre alla riduzione dei quantitativi (23%), il 21% degli intervistati acquista prodotti e varieta’ che costano meno, il 16% rinuncia a prodotti che costano troppo (dalle ciliegie ai frutti di bosco), il 13% e’ andato alla ricerca di punti vendita con prezzi piu’ bassi. A subire gli efetti della congiuntura economica negativa in particolare gli acquisti di frutta e verdura del 68% delle famiglie appartenenti alle classi sociali basse e il 31% delle fasce sociali alte o medio-alte. Secondo la ricerca della Coldiretti, nell’ultimo periodo le famiglie italiane dichiarano un consumo di ortofrutta che si puo’ definire “discreto”: in media mangiano frutta due volte al giorno e verdura con una frequenza poco inferiore (1,7 volte al giorno). Dunque gli effetti della crisi si sono fatti sentire concretamente un po in tutte le famiglie anche se la maggioranza degli intervistati (54%) dichiara di aver mantenuto negli ultimi tempi sostanzialmente stabili i consumi, o addirittura aumentati (40%), il 16% delle famiglie appartenenti alla fascia economica medio-bassa dichiara di aver diminuito i quantitativi portati in tavola e per le fasce sociali basse e medio-basse il consumo giornaliero e’ di 1,8 volte al giorno per la frutta e di 1,5 volte per la verdura.