Colpo di stato smentito in Gabon

E’ stato smentito il colpo di stato in Gabon dopo il precedente annuncio radiofonico.Dopo che i militari avevano annunciato in radio il colpo di stato, in Gabon il governo smentisce e minimizza: situazione sotto controllo. In un primo momento in Gabon la situazione era parsa così tanto critica da aver spinto vertici militati a parlare alla radio della creazione di un “consiglio nazionale di restaurazione”.
La crisi è stata poi smentita governo del Gabon che ha invece parlato di “situazione sotto controllo”. Quello che era parso come un vero e proprio golpe dell’esercito del Gabon in Africa centrale, dunque viene con risolutezza negato dai vertici governativi. Nel territorio del Gabon la famiglia del leader Ali Bongo Ondimba, malato da qualche tempo è al potere sostanzialmente da 50 anni come un un regno monarchico o peggio. E questa ’fase’, per così dire, non sembra essere all’ordine della destituzione visto che la situazione politica è “sotto controllo” secondo fonti ufficiali e che dopo il tentato golpe, “nessuna caserma ha seguito i rivoltosi”. La voce è chiara e arriva alla Bbc tramite il portavoce del governo Guy-Bertrand Mapangou, il quale assicura che quattro dei militari che hanno organizzato il golpe sono stati arrestati dalle autorità e ne resta appena uno in libertà. “La situazione è tranquilla. I gendarmi che normalmente controllano la zona hanno ripreso il controllo dell’intera area intorno al quartier generale della radio e della televisione, per cui tutto è tornato normale”.
L’annuncio del colpo di stato era stato arrivato alle 6.30 dai militari con un messaggio alla radio di Stato: “E’ stato creato un «Consiglio nazionale di restaurazione». Il tentativo doveva servire, secondo i responsabili «a ripristinare la democrazia».
Sullo sfondo c’è la malattia del presidente: eletto nel 2009, dopo un ictus era andato in Marocco per le cure del caso: nel suo discorso di fine anno aveva rassicurato il popolo sul suo stato di salute, ma i militari avevano parlato di «uno spettacolo pietoso» e un «tentativo incessante di aggrapparsi al potere».
Ali Bongo Odimba e la sua famiglia sono da quasi mezzo secolo alla guida di un paese in cui corruzione e povertà dominano: il Gabon, ricco di petrolio e minerali, è una fonte di ricchezza smisurata per chi ha il potere. Suo padre, Omar, fu capo di Stato per 42 anni ed era morto da presidente nel 2009. Bongo battè Jean Ping in elezioni accusate di irregolarità. Brogli denunciati anche nel 2016, con il fuoco appiccato al parlamento e l’accusa per la Guardia presidenziale fdi aver attaccato la sede di Ping, uccidendo due persone e ferendone alcune altre.
Bongo, già ministro della Difesa e degli Esteri, ha studi francesi e la passione per la musica jazz e funk. Di recente, l’ictus. “E’ vero che sto attraversando un momento difficile, come talvolta accade nella vita, oggi come potete vedere sto meglio e mi preparo a incontrarvi di nuovo presto”, aveva detto a Capodanno.