Coltellate a scuola, in Cina attacchi agli alunni

Da che mondo è mondo purtroppo, quando a monte di un gesto inconsulto e violento si evidenzia la mancanza di un pensiero articolato, a farne le spese sono sempre i più deboli.
A peggiorare le cose poi, l’assurdo fenomeno dell’emulazione per cui, se un matto individua il proprio sfogo verso un preciso indirizzo, anche gli altri fuori di testa si regoleranno di conseguenza.
E’ quanto sta accadendo in Cina negli ultimi tempi: laddove una persona disagiata muove a sangue i propri demoni, la vittima per eccellenza, in virtù della sua vulnerabilità, è sempre un minore.
Un fenomeno, quello degli attacco improvvisi all’interno delle scuole, che sta assumendo dimensioni preoccupanti. L’ultimo risale a ieri. Come ha riportato il canale televisivo di stato CCTV, poco dopo le 7 del mattino, un 31enne (poi identificato come tale Zhen) residente in un villaggio poco distante dalla Wanquan Elementary School di Baijiaping – nella provincia di Hunan – ha fatto irruzione nella struttura armato di coltello. Sono seguiti interminabili minuti di caos e terrore e, prima di darsi alla fuga (per poi essere catturato), l’uomo è riuscito ad uccidere due alunni e a ferirne gravemente altri due.

Dal coltello al veleno, il fenomeno si espande

Un fatto orribile che segue un altrettanto insano gesto: quello di un’insegnante che, gelosa di una collega, ha pensato bene di ucciderla col nitrito di sodio versato sul cibo della mensa. A farne le spese ben 23 bimbetti, ricoverati urgentemente in ospedale e salvati in extremis da una morte terribile.
Come nel caso di quest’ultimo accoltellamento, ha scritto il quotidiano locale ‘The Paper’,  la polizia non ha potuto far altro che consegnare il folle agli psichiatri in quanto l’uomo, in evidente stato confusionale, non ha saputo motivare il suo gesto se non anteponendo futili motivi di rabbia e rancore verso il mondo.
Letteralmente preso alla sprovvista da questa recrudescenze ondata di attentati, le autorità cinesi hanno per il momento inasprito i controlli e le leggi sulle armi da fuoco ma,  la ‘contromossa’ è stata quella di censire nuovi attacchi effettuati con asce, coltelli o esplosivi fatti in casa.
Max