Come risparmiare sulle tariffe telefoniche

Nonostante i timidi accenni di superamento della crisi economica, sono tanti gli italiani che tentano di risparmiare laddove è possibile, come nel settore delle tariffe telefoniche. Si cerca il piano più conveniente, dando la caccia alla tariffa più vantaggiosa: ebbene, risparmiare si può, basta solo stare attenti ai dettagli. A far impennare i prezzi sono infatti anche le modalità di addebito e di attivazione, dettaglio a molti sconosciuto. A rilevarlo è l’ultimo osservatorio di SosTariffe.it basato sulle offerte proposte al 31 ottobre 2018 da parte delle compagnie telefoniche Tim, Vodafone, Wind Tre, Iliad e Ho mobile. Dall’analisi risulta che, tra le varie opzioni, la soluzione più conveniente è quella di scegliere l’addebito sul credito residuo, attivando il pacchetto online.
Scegliere di ricaricare il credito mese per mese, infatti, conviene. “L’attivazione telematica – si legge nell’indagine – consente una serie di vantaggi economici rispetto a tutte le altre soluzioni: il costo mensile è in media il più basso (circa €14). Esigui anche i costi di recesso (in media 13 euro). Con prezzi mini è possibile navigare serenamente, con 28 GB mensili inclusi. L’obbligo di permanenza è fino a 24 mesi. Nella media i minuti inclusi (circa 2376) e gli sms (1519). Anche i costi di attivazione sono tra i più bassi: circa 4 euro”. Cambia tutto invece se, pagando con il credito residuo, si attiva l’offerta nei negozi o presso i rivenditori automatici. “Bisognerà limitarsi nell’uso d’internet – secondo la rilevazione di SosTariffe.it -, con soli 23 GB compresi nell’offerta e anche tagliare corto nelle conversazioni (con soli 2145 minuti inclusi di telefonate), senza potersi rifare con gli sms (solo 707 in media)”. I costi di questa combinazione sono medio alti mensili (in media 15 euro), di attivazione (8 euro) e per il recesso (circa 20 euro). Chi opta per l’addebito in conto corrente e sceglie di attivare online ha un numero maggiore di sms (circa 1550) e di GB (in media 28 al mese). Anche i costi di attivazione comprensivi della Sim sono tra i più bassi (4 euro). C’è però un obbligo di permanenza nella media pari a 24 mesi e, soprattutto, si deve sostenere il costo mensile medio più alto (circa 17.50 euro al mese) rispetto alle combinazioni considerate e “in cambio di 2592 minuti di conversazione” chi sceglie questa opzione “deve fronteggiare un costo di recesso non bassissimo, 15 euro in media”. Se si scegli l’addebito in conto corrente, ma attivando tramite altri canali come i negozi o i rivenditori automatici, la situazione cambia. “Si può contare – si legge nell’indagine – su più minuti di conversazione di tutte le altre soluzioni (circa 2650) e 1550 sms, e anche una discreta quantità di giga, circa 27. In questo caso però, a parità di obbligo di permanenza fino a 24 mesi, il recesso è un salasso: 24 euro circa. E – si conclude – anche i costi del canone mensile e di attivazione, rispettivamente di 17 e 6 euro, sono da capogiro”.