Ora anche nel primo pasto della giornata, è opportuno scegliere i colori della colazione. Infatti decidiamo i colori che vogliamo mettere adosso, a seconda di come ci alziamo dal letto, energici o stanchi, per assecondare il nostro umore e lo stesso discorso lo si può fare per i colori della colazione. Infatti perché non scegliere i colori della colazione preferendo di volta in volta la purezza del latte, la bontà del miele o la nota di passione dei mirtilli? Lidea proviene dalla psicologa e psicoterapeuta Gaia Vicenzi e dalla biologa nutrizionista dellUniversità Sapienza di Roma Valeria del Balzo che hanno unito le loro facoltà per stilare sette menù cromatici per la prima colazione. I colori hanno la capacità di influenzare le nostre emozioni e i nostri comportamenti sostiene la psicologa, scrittrice di Labito non mente. Giallo, arancione e rosso richiamano vitalità, apertura e dinamismo. Viola, blu e bianco invece denotano un comportamento più centrato sulla lentezza, sulla rilassatezza e sulla chiusura. Li valutiamo a seconda di come ci fanno sentire, energici o spossati; alla stessa maniera possono influire sul nostro animo: se volessimo rallentare il ritmo dovremmo dirigerci, in cucina come nellarmadio, verso colori freddi, mentre per accelerare e dare la carica dovremmo puntare su quelli caldi. I sette colori, racconta la nutrizionista, sono stati esaminati per i bisogni di una persona adulta e non pigra, sono equilibrati e partono da un insieme comune. Consistono in latte, fondamentale per lapporto di calcio e proteine; biscotti o merendine o un pezzo di torta per recuperare forze dopo il digiuno notturno sotto forma di carboidrati semplici e complessi; frutta per il bisogno di fibre, minerali e vitamine, importante per cominciare la giornata soprattutto per coloro che passano molte ore fuori casa e non sempre hanno modo di consumare le 2-3 porzioni giornaliere raccomandate. La colazione, rammenta Valeria del Balzo, deve essere idonea al profilo nutrizionale e deve contribuire al 15 e il 20% del fabbisogno calorico di ogni giorno. Se il primo monito è di non fare colazioni troppo veloci e scarse, il secondo è di non far ricorso sempre allo stesso rito.