COMMERCIALISTI DISONESTI: LA GDF, SU ORDINE DELLA PROCURA BRESCIANA, STRONCA UNA FRODE FISCALE DA 70 MILIONI IN LOMBARDIA: 69 GLI INDAGATI

    gdf0026.jpg (800×449)

    Un noto studio commercialistico lombardo avrebbe messo a punto un sistema per evadere le tasse. Con questa ipotesi di reato la Procura di Brescia ha portato a galla una frode  lafrode record da 70 milione di euro, con 69 indagatiin tutto. E all’lba di oggi ‘sono scesi in campo’ ben 280 uomini della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Brescia, per dare seguito a centinaia di perquisizioni, disposte dalla prcura, tra le province di Bergamo, Brescia, Lodi, Milano e Varese. La maggior parte delle aziende ‘visitate’ dai militi opera nel settore edilizio, lo studio di commercialisti avrebbe assicurato ai suoi clienti-imprenditoriconsulenze aziendali, finalizzate a frodare l’erariotramite “illecite compensazioni d’imposta, ovvero attraverso la falsa costituzione in bilancio di crediti nei confronti dello Stato – essenzialmente crediti Iva – da utilizzare in compensazione di debiti (specialmente contributi previdenziali) che, quindi, di fatto non erano versati. In sostanza – spiegano dalla procura bresciana -un modo illecito per azzerare il cuneo fiscale,con conseguente rilevante danno per le casse dello Stato e grave distorsione del mercato”. C’è da aggiungere che i commercialisti, erano perfettamente a conoscenza del fatto che, la maggior parte delle società in questione, erano intestate a prestanome che intrattenevano regolari rapporti con i veri amministratori delle imprese incriminate. Spessoi prestanome, riferisce la GdF, erano procacciati dallo stesso studio commercialistico, che curava anche tutte le pratiche concernenti le fittizie domiciliazioni delle sedi societarie dei propri clienti, così da metterle al riparo da possibili interventi da parte degli organi ispettivi. Le ipotesi di reato, per questo studio che annoverava tra i suoi clienti anche aziende ed imprenditori ‘regolari’, ed ignari del suo ‘lato oscuro’, sono truffa aggravata, impiego di denaro o di beni di provenienza illecita, dichiarazione infedele, omessa dichiarazione ed indebite compensazioni.

    M.