COMMERCIO, FABIANI: NEL LAZIO PESA PIÙ DELL’INDUSTRIA

“Il commercio rappresenta una parte fondamentale del sistema economico regionale. Vale molto in termini di imprese, il 25%, vale molto in termini di reddito, l’8-10%, più dell’industria e vale molto in termini di occupazione. E’ un settore fondamentale per il superamento della crisi economica”. Lo ha detto l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Lazio, Guido Fabiani, presentando la bozza del Testo Unico del Connercio. “Per questo ci poniamo tre obiettivi: semplificazione, decentramento, perché la programmazione deve dare regole e criteri ma la gestione spetta ai Comuni e ai territori, e innovazione, di cui questo settore ha fame e con cui si gioca il suo futuro”. A chi gli ha chiesto quali sono state le difficoltà incontrate nella redazione del testo della bozza di legge, l’assessore ha replicato: “Essendo un settore così importante ed essendoci stati dieci anni tra stasi in termini di norme e di legislazione, l’attivazione di deroghe che ha portato evidentemente a interessi cristallizzati che, per quanto possano essere legittimi, oggi devono essere traguardati al futuro dell’economia della Regione”. Commentando invece l’utilizzo organico, per la prima volta, dei fondi Ue per sostenere le imprese del commercio: “I fondi europei li usiamo per l’innovazione, e questo vale anche per il commercio. Uno dei settori su cui interverremo è l’internazionalizzazione, perché i commercianti del Lazio non devono pensare solo ai consumatori del proprio territorio, ma si devono porre anche il problema del consumo che viene da fuori e dell’attrazione del consumo aggiuntivo che può arrivare grazie al turismo”.