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Commissione Ue: “Speriamo che questa instabilità dell’Italia non ritardi il lavoro sul Recovery”

Come è ovvio che sia,  l’attuale crisi italiana è molto seguita in Europa così, al termine dell’Ecofin (che ha avuto luogo stamane a Bruxelles), è stato domandato al vicepresidente esecutivo, Valdis Dombrovskis, cosa ne pensa la Commissione europea.

Speriamo che l’instabilità politica non ostacoli il lavoro in corso sul piano nazionale di ripresa e di resilienza dell’Italia, dato che l’Italia è di gran lunga il maggior destinatario dei fondi della Recovery and Resilience Facility, cuore di Next Generation Eu”. Dunque ha aggiunto il vicepresidente, “è molto importante assicurarsi che questi fondi inizino a fluire nell’economia, per avere una ripresa del Paese”.

Dombrovskis: “Siamo in contatto con l’Italia, tutto sommato il lavoro sta andando avanti”

Inoltre, ha aggiunto ancora Dombrovskis, ”Per quanto riguarda il lavoro dell’Italia sul piano nazionale di ripresa e di resilienza bisogna dire che il lavoro è in corso: siamo in stretto contatto con le autorità italiane. Due giorni fa ho avuto un colloquio con il ministro Roberto Gualtieri, per discutere della preparazione del piano nazionale italiano. L’Italia ha già presentato un numero cospicuo di componenti del piano, quindi tutto sommato vediamo che questo lavoro sta andando avanti“.

Dombrovskis: “Recovery, sono già 11 gli Stati membri che hanno presentato una prima bozza”

Quindi, entrando nello specifico del Recovery, il dirigente della Commissione Ue ha spiegato che “sono già 11 gli Stati membri che hanno presentato una prima bozza del piano nazionale di ripresa e di resilienza alla Commissione, ed altri Stati membri hanno presentato delle componenti dei piani. Il lavoro sta avanzando piuttosto bene”. Dunque, ha poi concluso Dombrovskis, ”Se guardiamo ai piani presentati finora serve un po’ di lavoro per definire le tappe e gli obiettivi con precisione, per evitare discussioni più avanti, e anche sistemi di controllo, per assicurare che i soldi siano spesi in linea con la prassi”.

Max