COMUNE, DOPO ASSOLUZIONE BERLUSCONI PROVE DI RIUNIFICAZIONE CENTRODESTRA

    La sentenza con cui i giudici della Corte d’Appello di Milano hanno assolto Silvio Berlusconi dalle accuse di concussione e prostituzione minorile nel “processo Ruby” sembra portare “aria di riavvicinamento” non solo a livello nazionale ma anche tra i consiglieri locali. Diversi i gruppi di centrodestra presenti in Aula Giulio Cesare: da Nuovo centrodestra (tre membri) a Forza Italia (tre membri), passando per il Pdl (un membro) a Fratelli d’Italia (un membro) ad Alleanza popolare nazionale (due membri) al Gruppo Misto (un membro). L’assoluzione potrebbe, quindi, aprire uno spiraglio verso un progetto che unisca le diverse sfaccettature del centrodestra locale. “Sono felice che Berlusconi sia stato assolto. Tutte le accuse erano pretestuose e hanno dato l’opportunità ai sottopoteri di questo Paese di emergere. Io sono nato con Silvio Berlusconi – ha detto Marco Pomarici del Nuovo Centrodestra – ma negli ultimi anni non ho condiviso le scelte del suo entourage”. Per quanto riguarda la possibilità di “nuovi progetti”, il consigliere Ncd, ed ex presidente dell’Assemblea capitolina, ha aggiunto: “Sono un uomo di centrodestra. I progetti che nasceranno avendo come base il nostro mondo e la nostra visione mi troveranno d’accordo”. Per Giordano Tredicine, gruppo Pdl in Campidoglio ma di fatto Forza Italia, “Berlusconi credo abbia fatto un compromesso storico con il Governo Renzi per le riforme facendo capire di essere un personaggio riconosciuto come soggetto politico serio. Siamo soddisfatti per questa sentenza e, soprattutto, siamo consapevoli che legittimi il presidente Berlusconi come un leader che ancora esiste”. Una possibile “riunificazione dell’area moderata del centrodestra – ha aggiunto Tredicine – sarebbe sicuramente un segnale di novità anche inserendo, al suo interno, una realta’ come quella della Lista Marchini formata da una parte dai moderati Udc e dall’altra dalla società civile. Da questa visione a settembre partiremo mettendo in campo assemblee in tutti i municipi con i partiti di centrodestra cercando di coinvolgere anche la lista Marchini in modo da avere Roma come ’test’ per altre regioni”. Più “distaccato” sembra il gruppo di Fratelli d’Italia che ha ribadito: “Noi siamo opposizione e alcune posizioni e temi vanno difesi perche’ lo hanno chiesto i cittadini – ha detto Fabrizio Ghera, capogruppo FdI in Aula Giulio Cesare – A Roma FdI ha una percentuale maggiore rispetto ad altre regioni. Una possibile collaborazione tra i partiti di centrodestra dovrà comunque passare dal ribadire due punti per noi fondamentali: la lotta all’immigrazione selvaggia e la difesa dell’occupazione. Ma, soprattutto, è fondamentale che si passi dalla consultazione dei cittadini che devono essere sentiti sulle scelte, ad esempio, dei candidati futuri attraverso, magari, le primarie”.