COMUNE, GROSSI: IO ASSESSORE ALLA CULTURA? NESSUNO ME LO HA CHIESTO

“Nessuno me lo ha chiesto, ma io auguro al sindaco che la scelta del nuovo assessore alla Cultura sia l’occasione per ripensare cosa vuole Roma per puntare al suo rilancio”. Lo dichiara il presidente di Federculture, Roberto Grossi intervenuto a Radio Città Futura. Soffermandosi sulle politiche culturali di Roma, Grossi, riferisce una nota, ha detto che “bisogna programmare quello che si vuole fare insieme ai vari soggetti che operano in questo settore, solo così si superano i problemi come il Valle, il Macro…”. Per Grossi un coordinamento è necessario sull’arte contemporanea, “perché Roma non può non investire sul contemporaneo, non è accettabile che il Macro e il Maxxi, che sono stati la più grande iniziativa di sviluppo della nuova immagine di Roma si perdano. Così come – aggiunge Grossi – non è possibile che quest’anno per la prima volta si perda ’The Road of Contemporary Art’, la Fiera dell’arte contemporanea. E’ inconcepibile voler portare i più importanti galleristi del mondo in Italia e al tempo stesso rinunciare ad una manifestazione così importante”. Per Grossi “va ripensata la città e la cultura può essere un elemento strategico anche di recupero urbanistico e questo vale anche per le periferie, ci sono quartieri di 400mila abitanti che non hanno neanche un teatro e un museo. I cittadini romani ricevono come contributo dal comune la metà di quanto ricevono dal loro comune i cittadini milanesi e fiorentini”.