CON UN OCCHIO DI RIGUARDO PER I SENZA DIMORA, IL MINISTERO DEL LAVORO STANZIERÀ I PRIMI 50 MILIONI DI EURO PER LOTTA ALLA POVERTÀ NEL TRIENNIO 2016/19

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    Non sappiamo come e quanto potranno risolvere nell’arco del triennio 2016/2019, i 50 milioni di euro che il Ministero del Lavoro mette a disposizione degli enti territoriali destinati a finanziare proposte di intervento conformi alle Linee di Indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione adulta in Italia, ma è comunque già un lodevole impegno. D’altra parte, assicurare interventi organici e strutturati per le persone senza dimora e con particolari fragilità è un’indiscutibile priorità da assolvere. Dandone notizia, il ministero del Lavoro spiega inoltre che l’intervento si inquadra nell’ambito del Piano nazionale di lotta alla povertà del governo, concepito attraverso una serie di iniziative di cui la più rilevante è il lancio del Sostegno per l’inclusione attiva (Sia) in vista dell’approvazione del reddito di inclusione da parte del Parlamento. Saranno dunque gli enti locali ad individuare priorità e le aree d’intervento, conoscendo il territorio ed i suoi bisogni primari, come servizi social, sanitari, del lavoro e, su tutte, le politiche abitative. Un’iniziativa mirata  alla persona e sulla ricerca della autonomia a partire dalla casa, in linea con l’approccio cosiddetto dell’Housing first. Per più della metà site al Nord, sonooltre 50mila le persone che vivono in queste condizioni, soprattutto nelle grandi aree urbane. Solo Milano e Roma ne accolgono circa il 40%. Metà dello stanziamento, ovvero 25 milioni di euro, dunque, verrà quindi attribuito alle Città metropolitane che presentano un numero di persone senza dimora superiore alle 1.000 unità.Sette le città interessate: Milano, Roma, Palermo, Firenze, Torino, Napoli e Bologna. Gli altri 25 milioni sono destinati alle Regioni, che possono decidere di presentare direttamente proposte di intervento da realizzare nei propri territori – ad eccezione delle Città metropolitane sopra indicate – oppure delegare la presentazione ad altri enti territoriali individuati sulla base della presenza di un numero elevato di persone senza dimora. Come ha tenuto a sottolineare il ministro del lavoro, in merito all’annuncio: “Si conferma il nostro impegno nella lotta contro la povertà, e nello specifico contro la povertà estrema. Un impegno – ha aggiunto il ministro – nel quale si inserisce anche la firma del Protocollo di intesa per promuovere azioni volte a ridurre il numero delle persone senza dimora che abbiamo firmato con la Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora l’11 giugno scorso, in occasione della presentazione, al Taormina Film Festival, della campagna di sensibilizzazione #HomelessZero, alla presenza di Richard Gere in veste di testimonial”. Gli interventi finanziabili dovranno prevalentemente mirare a potenziare la rete dei servizi per il pronto intervento sociale e il sostegno delle persone senza dimora nel percorso verso l’autonomia, anche sulla base dei cosiddetti approcci housing led e housing first, che identificano il rapido reinserimento in un’abitazione come punto di partenza per avviare un percorso di inclusione sociale. Allo stesso tempo, verranno sostenuti i servizi e gli interventi a bassa soglia, quali la distribuzione di beni di prima necessità (indumenti, prodotti per l’igiene personale, kit di emergenza) e progetti di accompagnamento all’autonomia, come le dotazioni di beni per alloggi di transizione o di indumenti e strumenti per la partecipazione ad attività formative.