Concorsi pubblici 2021, la riforma Brunetta è legge: ecco cosa cambia

Cambiano i concorsi pubblici. “Addio carta e penna, la PA entra finalmente nella modernità”, commenta Renato Brunetta, ministro per la Pubblica Amministrazione, la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto legge 44/2021 (il cosiddetto “decreto Covid”), coordinato con la legge di conversione 76/2021, che all’articolo 10 contiene la riforma dei concorsi pubblici. 

Le modalità di selezione nel pubblico impiego saranno tutte digitali, rapide e trasparenti. Dal 3 maggio, molti concorsi sono ripartiti o sono in fase di avvio, per un totale di 12mila posti di lavoro, grazie al nuovo Protocollo per lo svolgimento delle prove selettive in piena sicurezza, validato dagli esperti del Comitato tecnico-scientifico. 

Il Dipartimento della Funzione pubblica ha già programmato i concorsi con modalità semplificate per l’assunzione di 6.303 unità tra cui: 1.514 per funzionari e ispettori del ministero del Lavoro; 2.133 per funzionari amministrativi del ministero della Giustizia.  

A breve, saranno indette le selezioni per 1.284 posti per: 550 funzionari e impiegati del ministero dell’Economia; 250 funzionari del ministero della Cultura. 

Si tratta di occasioni preziose, soprattutto in questo periodo di pandemia. Nei prossimi giorni, al decreto Covid si aggiungerà il “decreto reclutamento”, che andrà a completare il pacchetto unitario di accompagnamento del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) insieme alle semplificazioni e alla governance. 

Ma vediamo nel dettaglio come cambiano i concorsi nel pubblico impiego con il decreto Covid. Ecco quali saranno le modalità di selezione per i concorsi già banditi, quelli da bandire durante lo stato di emergenza e quelli a regime. 

Concorsi a regime post Covid-19: modalità
 

Per i concorsi a regime post emergenza Covid, le modalità obbligatorie prevedono: 

– una sola prova scritta e una prova orale; 

– per i profili ad alta specializzazione tecnica, una fase di valutazione dei titoli legalmente riconosciuti strettamente correlati alla natura e alle caratteristiche delle posizioni bandite ai fini dell’ammissione alle fasi successive; 

– l’uso di strumenti informatici e digitali nel rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali, sulla tracciabilità e sulla sicurezza. 

La commissione definisce, in una seduta plenaria, procedure e criteri di valutazione, omogenei e vincolanti per tutte le sottocommissioni, che saranno pubblicati sul sito dell’amministrazione contestualmente alla graduatoria finale. 

Concorsi già banditi: modalità di selezione
 

Per i concorsi già banditi, per cui non è stata sostenuta alcuna prova, restano le modalità in vigore sino al perdurare dello stato di emergenza. Inoltre, è previsto l’uso degli strumenti informatici e digitali nel rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali, tracciabilità, sicurezza. 

Concorsi da bandire: modalità di selezione
 

Per i concorsi da bandire, le modalità obbligatorie consistono: 

– in una sola prova scritta (la prova orale è eventuale); 

– in una fase di valutazione dei titoli legalmente riconosciuti strettamente correlati alla natura e alle caratteristiche delle posizioni bandite ai fini dell’ammissione alle fasi successive; 

– nell’uso degli strumenti informatici e digitali con rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali, tracciabilità, sicurezza. 

Concorsi pubblici 2021: modalità eventuali
 

I concorsi pubblici già banditi, quelli che saranno banditi durante lo stato di emergenza e quelli a regime prevedono delle modalità di selezioni eventuali, a cui sarà possibile ricorrere con le risorse disponibili. Queste modalità prevedono: 

per i profili ad alta specializzazione tecnica, una fase di valutazione dei titoli legalmente riconosciuti correlati alla natura e alle caratteristiche delle posizioni bandite ai fini dell’ammissione alle fasi successive. I titoli e l’eventuale esperienza professionale possono concorrere al punteggio finale in misura non superiore ad un terzo (con riapertura del bando e pubblicità); 

– l’eventuale videoconferenza per la prova orale; 

– sedi decentrate; 

– l’eventuale non contestualità garantendo trasparenza e omogeneità delle prove. 

Linee guida del Comitato tecnico scientifico
 

Il nuovo protocollo per i concorsi pubblici validato dal Comitato tecnico scientifico prevede: 

– massima durata della prova in presenza di 1 ora; 

– l’effettuazione del tampone nelle 48 ore antecedenti la prova: vale sia per i candidati sia per il personale dell’organizzazione (anche se vaccinati); 

– l’uso degli strumenti informatici e digitali con il rispetto della normativa sulla tutela dati personali, tracciabilità, sicurezza; 

– sedi decentrate (in ragione del numero dei candidati), onde limitare al massimo gli spostamenti; 

– l’obbligo di indossare la mascherina ffp2 (sarà fornita dall’organizzazione); 

– adeguati ricambi di aria; 

– distanziamento tra i candidati; 

– percorsi differenziati per gli ingressi e le uscite; 

– la collaborazione con il sistema di protezione civile regionale e nazionale per l’organizzazione e la gestione delle prove.