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Consiglio Ue: “L’Italia pretenderà una seria politica fiscale comune”, Conte replica: “Veti inaccettabili”

Buoni sì ma fessi no. Ora, senza entrare nel merito delle ‘baruffe chiozzotte’ che animano la nostra politica interna, c’è piuttosto da sostenere la dura battaglia che il nostro premier sta conducendo al tavolo del Consiglio europeo, dal quale dipenderanno la stabilità ed il futuro dell’Europa ma, soprattutto, del nostro Paese.

Siamo arrivati a Bruxelles con le idee abbastanza chiare, dopo aver illustrato capillarmente il ‘pacchetto’ da mettere su tavolo, sicuramente vantaggioso per tutti ma, a questo punto, è lecito iniziare a pensare che tra i paesi membri, più di qualcuno lavora per la nostra disfatta. Una situazione insostenibile che, poco prima della pausa dei lavori, oggi ha portato il presidente del Consiglio a prodursi in un “molto duro”.

Conte: “C’è scarsa consapevolezza della crisi in atto”

Nello specifico Conte ha ribattuto all’evidente disinteresse con il quale alcuni rappresentanti di altri paesi hanno reagito alle nostre proposte. Non solo quindi un approccio poco costruttivo al vertice (ed alla causa) ma, come ha bacchettato il premier, mostrando “scarsa consapevolezza della crisi epocale che l’Europa sta vivendo e della necessità di una reazione pronta ed efficace”.

Del resto, ha proseguito Conte, è inammissibile che ci sia chi ha addirittura dichiarato di riservarsi ‘un veto sull’attuazione del bilancio, che è inaccettabile giuridicamente e politicamente” in quanto, ha rimarcato Conte, così facendo finirebbe per  distorcere ‘l’assetto istituzionale Ue’.

Conte: “Pretenderemo da tutti una seria politica fiscale”

Inoltre, ha ricordato il nostro premier a tutti i presenti che, il ‘pacchetto’ (Mff 2021-27 e Next Generation Eu), rappresenta uno strumento ‘ spartiacque’, perché già da domani in ciascuna sede europee si dovrà lavorare alla costruzione di riforma organica della politica fiscale. Dunque, ribadendo che il nostro Paese – in piena autonomia – ha scelto di intraprendere un percorso di riforme per tornare finalmente ‘a correre’, Conte ha anche tenuto ad ‘avvertire’ che a questo punto l’Italia “pretenderà una seria politica fiscale comune, in modo da affrontare una volta per tutte surplus commerciali e dumping fiscali, per competere ad armi pari”.

Ed ora vediamo se Rutte e ‘compagnia bella’ avranno di che ridire…

Max