Conte andrà in Eritrea ed Etiopia

    Giuseppe Conte volerà in Africa. Infatti, il Primo Ministro sarà ad Addis Abeba nella prima metà di ottobre, molto probabilmente l’11, per un accordo bilaterale con il nuovo premier Abiy Ahmed, seguito da una visita in Eritrea dove incontrerà il presidente Isaias Afewerki.

    La notizia della visita istituzionale del premier si svolge cinque giorni dopo lo storico, nuovo corso di pace tra i due paesi africani, iniziato l’8 luglio con la dichiarazione firmata dei due leader per la fermata dello stato di guerra durato 20 anni e sigillato il 17 settembre a Jeddah in Arabia Saudita alla presenza del re saudita Salman, che ha mediato il processo di pace insieme agli Emirati arabi, al segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, e al presidente della Commissione dell’Unione africana, Moussa Faki Mahamated. Una scelta che pone l’Italia al centro di un evento eccezionale che porterà con sé conseguenze positive in tutto il continente e oltreoceano.

    La missione di Conte vuole essere un supporto a questo riavvicinamento in una zona dell’Africa cruciale per l’Italia, considerando il nostro comune passato storico che ci unisce in un legame anche affettivo. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è infatti andato ad Addis Abeba nel 2016.

    Non dobbiamo dimenticare che l’Etiopia è per noi il secondo beneficiario della cooperazione internazionale nel continente. La pace tra i due paesi e la presenza che l’Italia vuole confermare con la visita dI Conte potrebbe favorire sviluppi positivi sulla questione dei flussi migratori, di cui l’Eritrea è uno dei maggiori paesi di origine.