Conte nella Marche per inaugurare una nuova scuola:

    Il Premier Giuseppe Conte si è recato a San Severino, nelle Marche, per inaugurare la scuola ’Tacchi Venturi’. Un territorio, quello delle Marche, colpito dal recente terremoto (ricordiamo la scossa di magnitudo 3.6 avvenuta nella provincia di Ussita circa 3 giorni fa) e su cui il Premier punta l’attenzione nel suo discorso ai bambini, alunni del nuovo istituto scolastico: “Da quando sono diventato premier, premier per caso, sono venuto qui già tre volte, vuol dire che sono molto attento al vostro territorio”. E poi aggiunge, scherzando, “Sapete anche io ero insegnante, ora mi hanno detto che non lo posso fare più, ma io avevo già smesso…”. Parla del suo importante compito il Premier, “Vorrei dirti che ci si diverte… ma si prova una forte responsabilità e anche tanto orgoglio” ha detto. “Pensa – ha poi spiegato il premier a un bimbo che gli aveva fatto domanda – prima io ero avvocato di un singolo cliente, non sai quante notti ho fatto per scrivere atti difensivi, oggi difendo il popolo italiano, è il mio cliente. Se prima facevo notte e giorno, ora cerco qualche ora in più oltre le 24 ore. Sono molto motivato, è un grande orgoglio”.
    Il presidente del Consiglio ha raccontato ai bambini anche del figlio Niccolò “che al secondo giorno di scuola già non voleva più andarci”. “Rispettate gli insegnanti, è fondamentale – la raccomandazione che ha rivolto ai giovani studenti -. Certe volte possono sbagliare, ma bisogna sempre rispettarli perché avranno la responsabilità di sollecitarvi in questo percorso, di confrontarsi con voi, di dialogare. Se penserete di avere subito un torto state tranquilli, perché la vita tutto restituisce. E’ importante fare bene il proprio compito”.”Userete le parole per conoscere, amare, chissà magari anche insegnare – ha continuato il premier -. Questo è il traguardo più grande della vostra vita: formerete voi stessi”.
    Poi, rispondendo a un bambino che gli chiedeva se tutte le case distrutte dal terremoto verranno ricostruite, Conte ha sottolineato: “Lavorerò per questo, te lo prometto. Tu pensa che sono stato a Ischia, un’isola bellissima, lì c’è un problema perché molte case distrutte erano abusive. Pensa che stiamo cercando di creare un percorso anche per la ricostruzione di case che magari non erano perfettamente in regola, distinguendo naturalmente tra quello che si può fare e quello che non si può”. Un riferimento che, spiegano da palazzo Chigi, riguarda solo la velocizzazione dell’esame delle domande di condono già esistenti prima del terremoto.
    “Nel pomeriggio sarò a Roma perché in questo provvedimento che il governo oggi adotta, ci sono anche misure per l’edilizia scolastica – ha poi concluso Conte -. In realtà è un tema molto critico, tanti edifici non sono completamente a norma, non hanno una piena sicurezza del 100%. Noi cercheremo di avere una mappatura dell’edilizia scolastica per sapere se una scuola e apposto o no, certificata o meno. Lavoriamo per questo”.