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Conte scrive alla ‘sua’ Puglia rilanciando la lotta alla mafia

Quella alle mafie è una lotta che deve vederci tutti uniti nella stessa direzione a difesa di libertà, legalità e giustizia. La manifestazione di Libera è un segnale incoraggiante“. Così il premier Conte, in una sorta di lettera-articolo che ha deciso di inviare a ‘sorpresa’ (visto che al momento, grazie a Dio, al Sud non sembrano esserci stati eclatanti casi di violenza o criminalità), al quotidiano ‘Corriere del Mezzogiorno’. “Gentile direttore – esordisce il presidente del Consiglio – ho deciso di intervenire sulle pagine di questo quotidiano per esprimere il mio pieno sostegno alla manifestazione contro la mafia che si svolge a Foggia e a chi ha deciso di esserci: associazioni, studenti, sindacati, amministratori, società civile. La lotta alle mafie non deve avere bandiere né colori politici”. Dunque, aggiunge, “per sconfiggere le mafie la risposta deve arrivare netta e chiara anche da parte dei cittadini, che devono farsi comunità, perché solo insieme si può sconfiggere il malaffare. E i foggiani non devono sentirsi soli – assicura Conte – perché lo Stato c’è ed è con loro. Non abbandoniamo Foggia così come non abbandoneremo nessun altro territorio, dal Sud al Nord”.

Lo Stato non abbandona la Puglia

Quindi il premier ha tenuto a sottolineare che “La risposta dello Stato agli attentati che si sono verificati a inizio anno è stata immediata, forte e tempestiva, a dimostrazione dell’attenzione che il governo riserva al contrasto alla criminalità organizzata: le imponenti operazioni che sono state portate a termine dalle Forze di Polizia, a poche ore da quei gravi episodi, a Foggia e nel barese, hanno visto un dispiegamento massiccio di uomini e donne e una piena sinergia tra forze dell’ordine, prefetture e magistratura. Ciò dimostra che, quando si fa squadra, si ottengono sempre i risultati. Positivo è anche l’impegno annunciato dal ministro Lamorgese di istituire una sezione della Dia a Foggia – afferma poi Conte – un ulteriore segno della vicinanza dello Stato e delle Istituzioni al territorio. Questo esecutivo è dalla parte di chi reagisce, di chi decide di non restare indifferente di fronte ai soprusi e alle violenze della criminalità organizzata. Penso ai tanti magistrati che ogni giorno combattono la propria battaglia silenziosa, ma anche ai comuni cittadini che quotidianamente lottano per difendere la libertà di ciascuno di noi. Anche recenti fatti di cronaca, proprio qui in Puglia, dimostrano che ad accendere la scintilla della legalità è spesso il coraggio di chi decide di denunciare abbattendo il muro dell’omertà”.

Ci sono fondi ed uomini per ristabilire la legalità

Quindi, rassicurando la Puglia, e Foggia in particolare (manco fosse Gotham City), il presidente del Consiglio tiene a ribadire che “Tra i punti programmatici del governo abbiamo inserito il potenziamento della lotta contro le organizzazioni mafiose e siamo al lavoro tutti i giorni per dare concretezza a questo obiettivo prioritario. Abbiamo sbloccato il piano assunzioni delle forze dell’ordine per quasi 12mila unità e previsto 175 milioni di euro in più per gli straordinari arretrati. Se da un lato dichiariamo guerra alla malavita, dall’altro dobbiamo fare in modo che possano trovare spazio le tante energie positive e propulsive del territorio. Dobbiamo fare terra bruciata intorno alla mafia – scrive ancora evidentemente rivolgendosi anche a Calabria e Sicilia – dobbiamo rendere il terreno fertile per i sogni e le ambizioni dei giovani che vogliono restare al Sud e in Italia. Per questo dobbiamo mettere in campo il massimo sforzo per garantire maggiore giustizia sociale” Poi, giustamente, Conte fa notare che “Le mafie trovano spazio d’azione proprio laddove mancano diritti, occasioni e opportunità per i cittadini. Per questo giustizia sociale, opportunità di crescita e lavoro sono i binari ad alta velocità con cui vogliamo allontanare il Sud da quei sentimenti di rassegnazione di cui si nutre la criminalità”.
Il premier poi conclude sottolineando che “strumenti come il reddito di cittadinanza sono un tassello nel percorso per la giustizia sociale. Il Contratto istituzionale di sviluppo della Capitanata si muove in questa direzione: rilancio dei cantieri, dell’occupazione e degli investimenti. In questo senso si muove anche la scelta di destinare a priori il 34% della spesa pubblica al Sud. La fiducia marcia sulle gambe di chi oggi manifesta. Io sono al vostro fianco“.
Max