Conte smentisce sul concorso universitario: “Non parteciperò”

Tra voci di corridoio e smentite varie, Giuseppe Conte chiarisce la sua posizione in merito al concorso universitario alla Sapienza, assicurando che non parteciperà. “A inizio anno si era avviata una procedura di trasferimento all’università di Roma, alla Sapienza – ha spiegato il premier – confesso che feci domanda, perché, anche avendo un bambino piccolo, ero interessato al trasferimento, ma la mia nuova veste mi impone di riconsiderare questa mia posizione”.

È da attribuire a ’Politico.eu’, versione europea dell’omonimo sito giornalistico americano, la diffusione della notizia che vedeva il premier in lista per sostenere un esame di ’legal english’ – primo passo per concorrere alla cattedra di Diritto Privato alla Sapienza di Roma . Secondo la testata, il presidente del Consiglio è presente infatti tra gli iscritti alla prova di inglese, prevista nel concorso per l’accesso al prestigioso incarico accademico, proprio nell’ateneo nel quale ottenne la laurea con il massimo dei voti 30 anni fa. La domanda, spiegava però il servizio del Politico, porta la data dello scorso febbraio, tre mesi prima che Conte ottenesse il mandato e poi, il primo giugno di quest’anno, la fiducia dal Parlamento dopo aver formato il governo.

L’incarico di premier sarebbe comunque stato un ostacolo per le aspirazioni accademiche di Conte. Il regolamento della Sapienza e una legge del 2010 impediscono infatti, a chi ha un ruolo istituzionale e di governo, di potersi iscrivere al concorso e di essere selezionato. Quindi, in punta di diritto, Conte sarebbe stato fuori. Ad ogni modo, lo scorso 4 settembre il curriculum e le pubblicazioni di Conte sarebbero state valutate dalla facoltà senza che siano state segnalate incompatibilità, conflitti di interesse o irregolarità. Quello che riguarda il premier Giuseppe Conte è “un concorso per titoli per professori ordinari (Conte è già professore ordinario di Diritto privato I e Diritto privato II a Firenze)”. Lo sottolineano fonti di palazzo Chigi a proposito della polemica sul concorso universitario del premier. “In sostanza si tratta di un trasferimento di cattedra da Firenze a Roma, trasferimento che per Conte è anche un riavvicinamento al figlio che vive a Roma. Il concorso per titoli prevede anche un colloquio orale in inglese”, aggiungono le stesse fonti ribadendo che il premier non si presenterà al colloquio. I primi a lanciare l’allarme erano stati i deputati dell’opposizione, ossia del Pd: “Ma come fa il premier a non essere andato al primo Consiglio dei ministri? Stava studiando, ha l’esame di inglese lunedì… Per lui il G7 è un dopo lavoro”, ha commentato Matteo Renzi alla Festa de L’Unità a Ravenna. “Un premier a mezzo servizio che tratta il governo del paese come un dopolavoro. #Conte concorre per una cattedra universitaria in conflitto di interessi?”. E’ il tweet della deputata del Pd Alessia Morani, che ha poi annunciato via social di aver presentato “un’interrogazione parlamentare” per andare “fino in fondo” alla vicenda. “Ora sappiamo che fine ha fatto il premier fantasma #Conte. Contro legge e con un gigantesco conflitto di interessi vuole una cattedra alla Sapienza. Un’università pubblica, che riceve finanziamenti dal governo. Su questo schifo vigilerà Giarrusso? Immediate dimissioni #ConteBarone”, scriveva su Twitter il deputato dem Luciano Nobili.