CONTROLLI ANTIBORSEGGIO CC: 8 ARRESTATI

     
     
     I Carabinieri del Gruppo di Roma hanno arrestato in fragranza di reato, nel corso dei controlli antiborseggio, 8 stranieri. Due li hanno arrestati i Carabinieri della Stazione Roma Piazza Dante all’interno del Mc Donald di via Nazionale. Sono un algerino di 32 anni e uno israeliano di 37, entrambi senza fissa dimora e già noti alle forze dell’ordine, bloccati subito dopo aver rubato la borsa, con all’interno il portafogli, un cellulare e vari effetti personali, di una ragazza italiana, di 26 anni, a Roma per turismo. Poco dopo all’interno dei vagoni della metropolitana, all’altezza della fermata Repubblica, i Carabinieri della Stazione Roma Trastevere, hanno sorpreso una 21enne cilena, senza fissa dimora, ad asportare dalle tasche dei pantaloni di una turista americana, un cellulare I-Phone 5. A bordo dell’autobus urbano numero 64, all’altezza della fermata di via Cesare Battisti, i Carabinieri del nucleo operativo della Compagnia Roma San Pietro, hanno arrestato una coppia di  romeni, lei di 46 anni e lui di 48, entrambi senza fissa dimora e con precedenti, subito dopo aver rubato una macchina fotografica, ad un turista giapponese e mentre tentavano di asportare un ulteriore macchina fotografica ad un turista francese. Due nomadi bosniache di 15 e 23 anni, entrambe provenienti dal campo nomadi di Castel Romano e già note alle forze dell’ordine, assieme ad un’altra complice riuscita a dileguarsi, sono state fermate dai Carabinieri della Stazione Roma Vittorio Veneto, all’interno della fermata metro Cavour, subito dopo aver borseggiato un turista straniero. Qualche minuto dopo all’interno della stessa fermata metro, i Carabinieri della Stazione Roma Quirinale hanno arrestato un romeno di 32 anni, pregiudicato, subito dopo aver rubato il portafogli ad un turista olandese. In tutti i casi la refurtiva è stata recuperata interamente dai militari che hanno poi provveduto a riconsegnarla alla vittime mentre, gli 8 arrestati sono stati accompagnati nelle diverse caserme della Capitale e trattenuti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa di essere giudicati presso le aule del Tribunale di Roma con il rito direttissimo, per rispondere del reato di borseggio.