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Copyright è sì: ecco cosa cambia

Copyright è sì: ecco cosa cambia. Con 348 sì, 274 no, 36 astenuti passa la nuova riforma sul Copyright che ridisegna regole e modus operandi. Ansip è per la sintesi: regole uguali per tutti gli Stati membri. Quel che è certo è che in tema Copyright ora ci sarà una maggiore chiarezza: difatti il Parlamento europeo ha approvato la direttiva sul diritto (digitale) d’autore e lo ha fatto sulla base di 348 sì, 274 no e 36 astenuti. Esultano la Commissaria al digitale e Tajani. “E’ un momento cruciale per la cultura europea, per l’economia digitale, per la difesa dei nostri valori Ue’, ha infatti dichiarato la Commissaria Mariya Gabriel a Strasburgo, mentre il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha commentato così: “Difendiamo la creatività italiana ed europea e i posti di lavoro

Copyright è sì: ecco cosa cambia. Il Parlamento europeo ridisegna nuove regole sul diritto d’autore in internet

Il Parlamento europeo ha dunque detto di sì alle nuove regole sul diritto d’autore. Strasburgo approva l’accordo provvisorio sancito a febbraio sulle nuove norme sul rispetto del diritto d’autore in interne. Cosa prevedono le novità? Le nuove norme Ue sul copyright puntano alla maggior tutela della libertà di espressione e a permettere agli ideatori e editori di notizie di poter trattare con i colossi del web il pagamento di compensi per usare contenuti coperti da diritti d’autore.
“Approvata la direttiva copyright. Difendiamo la creatività italiana ed europea e i posti di lavoro”, ha twittato Antonio Tajani, presidente del parlamento Ue, mentre per Ansip la nuova versione del copyright “è un grande passo avanti” in grado di offrire tutele per la “libertà di espressione”. In particolare il vicepresidente della Commissione Ue al mercato digitale ha chiarito che il nuovo codice di Copyright permette di “eliminare la frammentazione” e “per la prima volta” concede all’Europa di godere di “chiare regole comuni”, tra le quali quelle sul patrimonio culturale e il data mining. “So che ci sono molti timori su cosa gli utenti possono o non possono fare”, ma con le nuove regole, ha ammesso Ansip, “abbiamo garanzie chiare per la libertà di espressione, insegnamento e creatività online” che “gli Stati membri devono utilizzare appieno”. E ancora: “La nuova direttiva permetterà di adeguare il diritto d’autore al XXI secolo”, spiega la Commissaria Ue al digitale Marya Gabriel. Peraltro la riforma del copyright si mette al passo con le trasformazioni dell’era del digitale. “Un voto storico per l’Europa”, dichiara il presidente degli editori di giornali europei Enpa Carlo Perrone. “Una bella pagina e una grande giornata per la cultura e l’Europa”, dice il presidente dell’Associazione italiana editori (Aie), Ricardo Franco Levi, dopo l’approvazione a Strasburgo della direttiva sul copyright.