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Coronavirus, altri 523 nuovi casi, non il lockdown ma il Cts non esclude le ‘chiusure locali’

Niente da fare, anche oggi il report illustrato dalla Protezione civile in base ai dati raccolti dal ministero della Sanità sulla situazione coronavirus nel Paese, è abbastanza inquietante. A dispetto degli allarmi i nuovi casi continuano ad aumentare e, nelle ultime 24 ore, sono stati ben 523, che portano complessivamente a 252.235 le persone coinvolte dall’inizio dell’emergenza.

Se la Valle d’Aosta si distingue per essere l’unica regione che non fa registrare nuovi casi, non si placa invece la recrudescenza che sembra non mollare mai le regioni del Nord, Veneto in testa (+84), seguita dalla Lombardia (+74), dalla Liguria (+63) e, compici i ‘famosi’ contagi da rientro, ora la Sicilia (+42).

Cts: “Lockdown? Difficile, forse possibili chiusure locali”

C’è da dire, come spiega Agostino Miozzo –  coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico (Cts), che, tutto sommato, “i quattrocento casi al giorno non sono tanti né pochi. Dicono che il virus c’è ed è presente in tutto il paese. Siamo ancora in una situazione governabile. Però è una situazione precaria e il passaggio, il salto quantitativo, può essere molto veloce, questo è il rischio vero”. Tuttavia, ha poi aggiunto Miozzo all’agenzia di stampa Ansa, che se lo spauracchio di un ritorno al lockdown “è decisamente improbabile”, non è però da escludere che, davanti a ‘pericolosi’ focolai “le chiusure locali possono diventare inevitabili” ma, chiarisce, “se la situazione sfugge di mano, se il controllo del territorio e degli infetti sfugge di mano“.

Chi ha permesso a Gallipoli il Dj set per 2mila persone?

Non a caso poi il coordinatore del Cts fa poi riferimento soprattutto ai nostri comportamenti: ora come ora il rischio esiste perché “c’è sempre una festa danzante o un barbecue da fare, un funerale da celebrare”.

A tal proposito ci verrebbe da domandare a ‘chi di dovere’, possibile che in un simile contesto sia stato autorizzato a Gallipoli lo show del Dj Bob SinClair davanti a qualcosa come 2mila giovani? Poi ci lamentiamo pure?

Salgono ancora i positivi ma calano le vittime

Fortunatamente, almeno questo, rispetto a ieri sono stati registrati meno decessi (6), per un totale di ben 35.231 vittime dall’inizio dell’emergenza.

Certo, in tutto ciò c’è anche da segnalare che in virtù delle 290 in più, sale anche il numero delle persone positive al coronavirus (non necessariamente ‘malate’), ora complessivamente 14.081.

Intanto , grazie alle 226 delle ultime 24 ore, salgono a 202.923 le persone guarite definitivamente.

Aumentano ancora i pazienti in terapia intensiva

Altra brutta storia le terapie intensive dove, dopo settimane di lieve calo, sono tornati ad aumentare i pazienti costretti alla ventilazione meccanica, ora 55, due in più di ieri.

Infine, dall’inizio dell’emergenza sono stati 7.420.764 i tamponi effettuati nel paese. Da ieri solo nel Veneto ne sono stati registrati 10.065.

Ecco nel dettaglio la situazione nelle regioni italiane

Max